La Nuova Sardegna

Oristano

Campo boe a Su Pallosu: il Tar boccia l’intervento

Campo boe a Su Pallosu: il Tar boccia l’intervento

I giudici ritengono fondate le critiche e i dinieghi della Soprintendenza Ma un nuovo progetto ridotto è fattibile, dopo i lavori di bonifica della spiaggia

15 ottobre 2019
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SAN VERO MILIS. Il Circolo nautico di Su Pallosu dovrà smantellare il campo boe. Potrà magari ricostruirlo, ma in uno spazio d'acqua di dimensioni ridotte. È il Tar ad averlo stabilito, rigettando un ricorso presentato dalla Asd Circolo nautico su Pallosu che aveva impugnato il parere negativo dato dal Suap del Comune di San Vero in seguito al parere negativo della Soprintendenza al progetto per costruire un campo boe con 34 posti barca in un una superficie di 7200 metri quadri a Su Pallosu. Ora, secondo quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale amministrativo regionale, dopo aver funzionato due stagioni, il campo boe dovrà essere rimosso. La sentenza, che risale al 5 giugno scorso ma pubblicata soltanto ieri, è destinata a riaprire le pesanti polemiche che si erano innescate attorno al progetto, contestato dagli ambientalisti con una petizione online che aveva raccolto 1600 firme. Della questione si era anche occupato il Movimento 5 stelle che aveva portato il problema all'attenzione della Commissione europea. A dare la notizia del rigetto, destinato a riaprire forti polemiche è stato uno dei promotori della petizione, Andrea Atzori. «Le critiche erano legate al forte impatto ambientale che il campo boe avrebbe provocato in un'area paesaggisticamente piuttosto preziosa e proprio per questo, gravata da vincoli.

Quindi serviva un'autorizzazione: secondo i giudici del Tar che hanno rigettato il ricorso, l’autorizzazione paesaggistica, contrariamente a quanto ritenuto sia dal Circolo nautico che dalla Regione, infatti è necessaria anche per gli interventi e i progetti di opere che debbano eseguirsi nella parte del mare a ridosso del territorio costiero vincolato, anch’essi potenzialmente in grado di pregiudicare il mantenimento dei valori paesaggistici tutelati».

I giudici amministrativi sono anche molto chiari riguardo uno degli argomenti cardine portati avanti dal Circolo nautico e cioè, che l'intervento arrivava in qualche modo a rimediare a una situazione già compromessa. Il parere del Tar è ben diverso. «da tempo si è affermato che la situazione di degrado di una determinata zona soggetta a vincolo paesaggistico non giustifica il sostanziale abbandono degli obiettivi di tutela ma, anzi, impone all’autorità preposta un maggiore rigore nella valutazione della compatibilità di ulteriori interventi». (m.c.)

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