La Nuova Sardegna

Oristano

Manu Invisibile in Kenya col volto della solidarietà

di Piero Marongiu
Manu Invisibile in Kenya col volto della solidarietà

L’artista mascherato sardo ospite di Casa Tumaini gestita dall’Osvic. Con lui, supereroe per una settimana, i bambini africani sieropositivi ricoverati

17 ottobre 2019
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ORISTANO. In un mondo nel quale le differenze tra paesi ricchi e paesi poveri sono sempre più marcate, anche il dono di un sorriso può contribuire a salvare un bambino meno fortunato. Lo sanno bene i volontari di Osvic (l’acronimo sta per Organismo sardo di volontariato internazionale cristiano): una Ong nata in città nel 1981, che fin dalla sua fondazione opera nel sud del mondo in favore dei più deboli, fragili ed emarginati. E lo fa con svariati progetti finalizzati ad informare e a creare condizioni di sviluppo in quelle terre.

Casa Tumaini, che in lingua Swahili significa speranza, è diretta da Maria Grazia Munzittu e accoglie circa 45 bambini sieropositivi di età compresa tra i 4 e i 7 anni. In quella struttura, fin dal 2004, i volontari di Osvic portano avanti un progetto che cerca di dare un futuro a quei bambini, non soltanto fornendo loro i mezzi materiali di sussistenza però ma anche e soprattutto facendoli sentire amati. La struttura si trova in Kenia, nel territorio di Nanyuki, e qualche settimana fa, nell’ambito delle attività promosse dai volontari, ha ospitato Manu Invisibile, l’artista di cui non si conosce il volto.

Il pittore mascherato è rimasto cinque giorni con i volontari e con i bambini di Nanyuki, coinvolgendoli in un laboratorio artistico e realizzando lui stesso tre opere murarie, donate alla “Tumaini Children’s Home”. “I bambini erano preparati a interagire con una sorta di Super Eroe, il cui super potere riusciva a riprodurre sogni ed emozioni attraverso i colori – spiega Sara Massidda, appena rientrata dal Kenia – e per loro è stata un’esperienza molto bella, e l’hanno vissuta come un gioco entusiasmante».

Ad ogni opera, l’artista mascherato, ha dato un nome: Tumaini per la prima, realizzata all’esterno, che rimarca proprio quel segno di speranza; Dreams per la seconda, posta nel dormitorio dei piccoli ospiti, e rappresenta un bambino vestito da pilota nell’atto di sognare; Toghether per la terza, posta nel dormitorio delle ragazze, che rappresenta una bimba con delle macchie di gioia per la vita dipinte sul viso. Gli effetti positivi prodotti dalla presenza di Manu Invisibile nella casa di Nanyuki non hanno tardato a farsi vedere. E sono davvero significativi, perché i bambini hanno iniziato a costruire e dipingere maschere di cartone. “Per sentirsi anche loro dei piccoli eroi mascherati”, racconta Sara visibilmente emozionata.
 

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