Natura e cultura, la nuova scommessa
di Maria Antonietta Cossu
Samugheo, coi bandi del Gal le aziende agricole diventano anche turistiche
19 ottobre 2019
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SAMUGHEO. Diventano concrete le possibilità per le imprese dell’Alto Oristanese di diversificare l’attività facendo leva sulle risorse naturali e culturali del territorio. L’opportunità arriva dai bandi sul turismo sostenibile che il Gal Barigadu Guilcier ha appena pubblicato a favore delle imprese agricole ed extra-agricole. Gli operatori che rientrano nella prima categoria potranno virare verso la multifunzionalità creando servizi e attività che integrino e rafforzino l’offerta turistica nelle aree rurali.
I filoni proposti dal Gruppo di azione locale sono tre e sono legati alla valorizzazione dell’Omodeo e, in generale, del sistema delle acque interne; al patrimonio archeologico, storico e culturale; agli itinerari incentrati sulla figura e sul ruolo della donna quale custode della cultura e della memoria delle comunità. Nel concreto, i candidati potranno richiedere un contributo per riconvertire alcuni spazi delle strutture aziendali in ambienti adibiti all’accoglienza, alla ristorazione, alla ricettività rurale, per creare percorsi e svolgere attività che rientrano nel ventaglio delle opzioni del turismo lento ovvero di escursionismo, cicloturismo e altri sport, ricoveri per animali o stazioni di posta per i cavalli, punti di approdo e di rimessaggio per piccoli natanti, esperienze da proporre ai visitatori legate alla condivisione dei saperi tradizionali.
Ampia è anche la gamma delle opzioni su cui possono puntare le imprese extra-agricole interessate ai campi dell’archeologia e agli itinerari tematici al femminile. I contributi saranno ceduti a fondo perduto nella misura del 70 per cento per un massimale di 70mila euro. I termini di partecipazione scadranno il 28 novembre.
I filoni proposti dal Gruppo di azione locale sono tre e sono legati alla valorizzazione dell’Omodeo e, in generale, del sistema delle acque interne; al patrimonio archeologico, storico e culturale; agli itinerari incentrati sulla figura e sul ruolo della donna quale custode della cultura e della memoria delle comunità. Nel concreto, i candidati potranno richiedere un contributo per riconvertire alcuni spazi delle strutture aziendali in ambienti adibiti all’accoglienza, alla ristorazione, alla ricettività rurale, per creare percorsi e svolgere attività che rientrano nel ventaglio delle opzioni del turismo lento ovvero di escursionismo, cicloturismo e altri sport, ricoveri per animali o stazioni di posta per i cavalli, punti di approdo e di rimessaggio per piccoli natanti, esperienze da proporre ai visitatori legate alla condivisione dei saperi tradizionali.
Ampia è anche la gamma delle opzioni su cui possono puntare le imprese extra-agricole interessate ai campi dell’archeologia e agli itinerari tematici al femminile. I contributi saranno ceduti a fondo perduto nella misura del 70 per cento per un massimale di 70mila euro. I termini di partecipazione scadranno il 28 novembre.
