La Nuova Sardegna

Brigata Sassari, il giorno della parteza per l’Afghanistan

Paolo Camedda
La partenza della Brigata Sassari
La partenza della Brigata Sassari

In Afghanistan i soldati del 152º Reggimento si uniranno a quelli del 151º, partiti nei giorni scorsi. Con loro portano la gloriosa Bandiera di guerra, decorata con tre medaglie d’oro. Tra qualche giorno la bandiera sventolerà su 'Camp Invicta', la base militare di Herat dove i 'sassarini' daranno il cambio ai paracadutisti della 'Folgore'. I militari saranno impegnati per sei mesi nella missione International security assistance force

07 ottobre 2009
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SASSARI. Oggi è il grande giorno. Il giorno dei saluti e delle lacrime. Il giorno della partenza della Brigata Sassari per l’Afghanistan. Partiranno tutti i soldati del 152º e porteranno con loro la gloriosa Bandiera di guerra, decorata con tre medaglie d’oro, che tra qualche giorno sventolerà su «Camp Invicta» la base militare di Herat dove i «sassarini» daranno il cambio ai paracadutisti della «Folgore», stremati da sei mesi durissimi segnati da una tragedia immensa: l’agguato alla periferia di Kabul in cui erano morti sei soldati, tra i quali il sardo di Solarussa Matteo Mureddu.

I «sassarini» cominceranno ad arrivare in aeroporto ad Alghero intorno alle 11,30, dopo la cerimonia nella caserma Gonzaga. La Bandiera di guerra arriverà intorno alle 14 con il comandante del reggimento, colonnello Massimo Raccampo e l’intero comando del reparto, che in Afghanistan si unirà al 151º, partito nei giorni scorsi e preceduto dagli specialisti del Quinto Genio guastatori di Macomer, che hanno predisposto la logistica a «Camp Invicta» a Herat.

I militari della Brigata Sassari saranno impegnati per circa sei mesi nella difficile missione Isaf (International security assistance force). L’obiettivo è quello di riuscire a stringere rapporti con la popolazione e cercare di avviare quel processo di pace che in Afghanistan sta faticando a decollare.
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