La Nuova Sardegna

Carbonia, studentessa di quindici anni va in coma diabetico e muore

Erminio Ariu
L’ospedale Sirai di Carbonia
L’ospedale Sirai di Carbonia

Tre giorni fa aveva accusato un malore e subito dopo era entrata in coma. Ieri è morta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Sirai di Carbonia, senza avere mai ripreso conoscenza. La vittima è una ragazzina di 15 anni, di Villaperuccio. A causare la morte potrebbe essere stato un coma diabetico: pare infatti che la studentessa, al momento del ricovero, avesse un tasso glicemico altissimo

06 gennaio 2011
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CARBONIA. È morta dopo due giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione, dove i medici hanno tentato di abbassare l'elevato tasso di glicemia. Ma il cuore di F.C, 15 anni, studentessa di Villaperuccio, ha ceduto. A causare la tragedia potrebbe essere stato un coma diabetico.

Tre giorni fa la ragazzina aveva accusato un malore, subito dopo è entrata in coma. I familiari hanno chiesto l'intervento dell'ambulanza del 118 che ha trasferito la studentessa al pronto soccorso dell'ospedale Sirai di Carbonia in condizione critiche. Una rapida visita nel reparto di primo intervento, poi la studentessa è stata ricoverata in Rianimazione. Ieri mattina è morta, senza avere mai ripreso conoscenza. Nonostante i tempestivo intervento dei familiari e dei medici, per F.C. non c'è stato nulla da fare. I parenti sono sotto choc, un dolore terribile quello che li ha colpiti. Restano in silenzio, ammutoliti di fronte alla tragedia, alla morte improvvisa di una ragazzina allegra, solare e sportiva.

Fuori e dentro la camera mortuaria dell'ospedale Sirai di Carbonia, appena avuta la notizia, erano presenti centinaia di persone incredule. Indiscrezioni confermano che la studentessa sia stata ricoverata con un tasso di glicemia intorno ai 1200 mg/dl, di gran lunga oltre il limite che stabilisce se una persona è diabetica. Forse in questi giorni di festa la studentessa potrebbe aver abusato alimentandosi con cibi ad alto tasso glicemico. Quattro anni fa a Sant'Antioco si era verificato un caso analogo: era morto un bambino di 12 anni, regolarmente seguito da un pediatra.

«È assurdo che nel 2011 - commenta Stefano Garau, coordinatore regionale dell'associazione nazionale diabetici - si muoia di diabete. È una grande sconfitta. Per accertare la glicemia basta una punturina e ogni verifica costa un euro. Parliamo e ci ribelliamo quando accadono casi di malasanità ma quello che manca è la prevenzione: scuole, medici di base, istituzioni sanitarie, famiglie e società sportive devono essere vigili soprattutto in Sardegna che purtroppo, insieme alla Finlandia, vanta il numero più alto di persone affette da questa patologia. Con il diabete si può convivere - aggiunge Garau -, basta seguire un tenore di vita adeguato accompagnato da frequenti controlli».
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