La Nuova Sardegna

I fidali adottano le chiese campestri

La festa di San Paolo Eremita e Madonna del Buoncammino A destra, la chiesetta di San Lorenzo
La festa di San Paolo Eremita e Madonna del Buoncammino A destra, la chiesetta di San Lorenzo

Salvate le feste, ora i comitati proteggono Madonna della Neve, San Lorenzo e Trinità

04 maggio 2011
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 TEMPIO. Una chiesa campestre da adottare. E da tenere in vita, sottraendola all'abbandono e all'oblio. È l'idea che da un paio di stagioni è messa in atto dai componenti dei comitati di fidali organizzatori delle feste patronali di Tempio (quella di San Paolo Eremita e Madonna del Buoncammino e quella di Sant'Isidoro).  Finito il mandato per l'organizzazione dei festeggiamenti, dopo aver avuto il merito di sottrarre da sicura decadenza le antiche feste, vere e proprie testimonianze di una religiosità un tempo particolarmente viva, ora questi gruppi di coetanei provano a portare a termnine un'altra missione, forse più difficile: salvare le antiche cappelle sparse per la campagna tempiese, un importante patrimonio architettonico che ci parla degli albori della «civiltà degli stazzi».  Cambiati tempi e costumi, non rappresentano più un momento d'incontro in occasione delle tradizionali ed animate feste in onore dei santi cui erano dedicate e sono andate incontro a un lento abbandono. Ma ecco giungere benefica e salvifica l'azione dei fidali.  Sono tre le chiesette adottate da altrettante classi di coetanei. Una è la cappella della Madonna delle Neve, quasi sulla sommità del versante tempiese del Limbara, ripristinata qualche lustro fa grazie a un contributo benefico. L'altra cappella, dedicata a San Lorenzo, si può considerare "urbana" dato che sorge nella omonima pineta tra viale della Fonte Nuova ed Rinagghju. L'ultima ad entrare nelle cure di un comitato di «fidali» è la chiesetta della Trinità, in una radura ai confini con il territorio di Luras, accanto al nuraghe Pilea e alla vicina tomba dei giganti.  Restano in attesa di cure altri edifici, non meno meritevoli di attenzioni. Ad esempio, la chiesetta di Mezaustu, nella vallata verso Padulu, oppure quella dello Spirito Santo, all'inizio della Fumosa, in una zona nella quale i lavori per la strada Sassari-Tempio non sono mai stati portati a termine. La speranza è che anche per queste suggestive chiesette arrivi prima o poi un comitato protettore.
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