La Nuova Sardegna

Era cittadino onorario del paese

Borore, una piazza per don Carlo Chenis

Don Carlo Chenis
Don Carlo Chenis

09 agosto 2011
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 BORORE. Sono in molti a Borore a ricordare la figura di don Carlo Chenis, morto da vescovo l'anno scorso. Alto, slanciato, distinto, veniva dal Piemonte ma aveva eletto come sede per i suoi momenti di relax e riflessione proprio il comune di Borore. Era capitato in paese su richiesta del parroco, don Peppinio Uda, che voleva un predicatore che celebrasse in modo degno la Settimana Santa. E così era arrivato don Carlo. Fu subito un innamoramento reciproco: don Carlo rimase affascinato dai sardi. I bororesi, a loro volta, guardavano con ammirazione e simpatia quel giovane prete, così distinto e affabile, col suo accento continentale, disposto a parlare con tutti. Si vedeva che non era una persona comune. E infatti così fu. Nato a Torino nel 1954, a 20 anni fu ordinato sacerdote per la Società Salesiana di don Giovanni Bosco. E proprio l'impronta salesiana fu quella che gli rimase tutta la vita. Docente di filosofia teoretica nell'Università Pontificia Salesiana, fu anche coordinatore del segretariato relazioni studenti e cappellano dell'università. Nel 1995 venne nominato, per la sua competenza anche nell'arte, segretario della Pontificia commissione per i beni culturali e membro della commissione Pontificia di archeologia sacra. Nel 2006 fu nominato vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e prese possesso della diocesi l'anno dopo. Continuò ad occuparsi di arte e pubblicò alcune opere significative, partecipando al dibattito culturale sulla spiritualità nell'arte sacra. Nel 2010 comunicò serenamente ai fedeli di essere affetto da un grave tumore e si spense nel marzo dello stesso anno. Il rito funebre si tenne nel porto, fra la sua gente. Ora il comune gli ha dedicato la piazzetta rossa, dietro il mercato civico. Per l'intitolazione è arrivato un telegramma del Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. «È anche questo un modo per ricordare - si legge nella motivazione - la figura di un sacerdote, che da cittadino onorario ha dato notevole impulso alla crescita della comunità». (p.g.v.)
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