La Nuova Sardegna

Da New York per le celebrazioni del tenore. «Mio padre, sempre in giro per il mondo ma vicino alla famiglia»

Dina, figlia di Bernardo De Muro: amo questa città

Dina, figlia di Bernardo De Muro: amo questa città

15 novembre 2011
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 TEMPIO. Johanna Elena De Muro Speaks, Dina per gli amici, la figlia 85enne del tenore tempiese Bernardo De Muro si sente tempiese ed ama in maniera viscerale la "sua" città. Lo ha detto subito dopo la messa solenne celebrata in cattedrale da don Antonio Tamponi nel quadro delle celebrazioni per il 130º della nascita del cantante, per le quali è arrivata direttamente da New York.  Autorità cittadine e tanta gente comune si sono stretti intorno alla figlia del tenore, accompagnata dal marito nelle manifestazioni in omaggio al padre. Erano organizzate dall'associazione Epte, diretta da Giuseppe Barraqueddu per conto di Regione, Provincia e Comune. «La prima volta che mio padre cantò in pubblico - racconta emozionata Dina De Muro (nella foto, con il marito e il sindaco)- fu in questa cattedrale. Oggi essere qui e sentire parlare di lui dal pulpito, mi emoziona non poco». Il riferimento è all'omelia sulla parabola dei talenti, raccontata nel Vangelo di Matteo, che ha descritto Bernardo De Muro come uomo che seppe mettere a frutto i doni che Dio gli aveva donato.  «Nonostante la sua professione lo portasse spesso lontano da casa - racconta ancora la figlia del tenore - non fu assente dalla mia vita. Mi è stato vicino ed io sono stata vicina a lui. Quando mio padre doveva cantare un'opera, in qualunque parte del mondo fosse, mia nonna (la madre di mio padre) all'ora in cui lui doveva esibirsi, si ritirava nella sua camera, si inginocchiava e pregava per l'intera durata dell'opera. Quando ho cominciato a capire cosa facesse, mi sono unito a lei. Era un modo per sentirlo vicino».  Quando parla di Tempio, non ha esitazioni. «Mi sento tempiese - dice -, amo questa città con tutta l'anima e ringrazio tutti per l'affetto e le attenzioni che mi riservano e per il grande ricordo che tutti hanno di mio padre». E subito dopo la visita alla "Piramide", la tomba di famiglia dove si trovano le spoglie di Bernardo De Muro, dopo che il sindaco le ha illustrato i futuri interventi migliorativi che potrebbero essere fatti nel mausoleo, Dina De Muro dichiara sorridendo: «Quando morirò sarò cremata: ho chiesto che l'urna con le mie ceneri dall'America torni a Tempio e venga depositata nello stesso loculo dove riposa mio padre». E riguardo al concerto lirico sinfonico di chiusura, il direttore artistico Barraqueddu afferma: «Sono soddisfatto dell'Autunno musicale e delle celebrazioni. D'obbligo ringraziare tutti, in maniera particolare l'orchestra e gli artisti che hanno saputo donare al pubblico del Teatro del Carmine le grandi emozioni che solo il canto e la musica possono dare». (a.m.)
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