La Nuova Sardegna

L'economia del Tirso in un parco

Claudio Zoccheddu
Mario Tendas
Mario Tendas

I Comuni dell'area fluviale riuniti valorizzano storia e produzioni

07 gennaio 2012
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 SOLARUSSA. La bassa valle del Tirso avrà il suo parco fluviale. Il finaziamento concesso dalla Regione all'unione dei comuni porterà in dote alle amministrazioni di nove paesi dell'oristanese ben 300mila euro. L'idea è di mettere a sistema le strutture di rilevanza storica e archeologica con le bellezze narturalistiche che fanno da cornice al corso del fiume più lungo e importante della Sardegna. Tutto sotto un'insegna comune che sarà riconducibile alla bassa valle del Tirso, da Villanova Truschedu a Simaggiore, con l'aggiunta di Allai e di un breve tratto del Rio Mannu.  Il centro più popoloso che sarà interessato dal progetto di riqualificazione e valorizzazione è l'abitato di Solarussa: «Con i colleghi degli altri Comuni abbiamo deciso di concretizzare l'idea di parco nel senso più ampio del termine - ha detto il sindaco, Enrico Marceddu -, l'obiettivo è di riunire in un gruppo compatto tutte le peculiarità di una zona che fino a ora conoscono in pochi ma che, per nostra fortuna, è veramente bella e affascinante».  Oltre a Solarussa, Villanova Truschedu, Allai e Simaggiore, entreranno nel parco fluviale anche le comunità di Zerfaliu, Simaxis, Siamanna e Siapiccia: «Riuscire a mettere in contatto tra loro le realtà archeologiche, culturali e produttive disseminate lungo il corso del fiume è il punto di partenza di un progetto che si è classificato al primo posto nella graduatoria regionale», ha detto ancora Enrico Marceddu. In effetti, la bassa valle del Tirso ha tanto da dire in onguno dei campi descritti dal sindaco di Solarussa. L'archeologia è solo il primo esempio.  Il nuraghe di Santa Barbara a Villanova Truschedu è uno tanti scorci di età nuragica che hanno resistito alle insidie del tempo. Anche le chiese medioveali entreranno nel progetto disegnato dall'unione dei Comuni. La chiesetta campestre di San Gregorio Magno, a Solarussa, è la prima di una lunga serie a cui devono essere aggiunte San Gemiliano di Villanova Truschedu, la parrocchia di San Costantino Magno e la chiesetta dedicata a San Ciriaco a Siamaggiore. Inoltre, saranno inserite nel parco fluviale anche le parrocchiali di San Simaco (Simaxis), San Marco (Ollastra Simaxis) e la chiesa bizantina a croce greca di San Teodoro (San Vero Congius).  Un altro punto forte del nuovo progetto sarà la tutela dell'architettura storica dei tanti ponti e degli argini che da anni contengono le piene del Tirso. Senza dimenticare le peculiarità delle borgate come Pardu Nou, nata ai tempi del riordino fondiario. L'ultimo sistema, ma non il meno importante, sarà quello della produzione agricola di un terriotrio conosciuto in tutta l'Isola per la vernaccia, gli agrumi e e le coltivazioni di carciofi.
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