La Nuova Sardegna

Entro 4 mesi il cantiere per il lotto da Ploaghe a Ardara vinto dal Consorzio 131, che fa capo a Confindustria

Sassari-Olbia, via al primo tratto

Un incidente sulla Sassari-Olbia e la conferenza stampa di ieri (foto Chessa)
Un incidente sulla Sassari-Olbia e la conferenza stampa di ieri (foto Chessa)

L'opera da 85 milioni porterà 400 posti di lavoro per 9 km di quattro corsie

16 febbraio 2012
3 MINUTI DI LETTURA





 SASSARI. La prima pietra sarà posata fra 4 mesi, il tempo per la burocrazia e poi la Sassari-Olbia prenderà forma lentamente. Il primo lotto della travagliata quattro corsie, che collegherà Sassarese e Gallura, è stato assegnato al Consorzio 131, associazione di imprese sarde che fa capo alla Confindustria del Nord Sardegna. I dettagli del progetto sono stati illustrati ieri alla stampa, in un clima di palpabile entusiasmo, nella sala al primo piano di Villa Mimosa.  A fare gli onori di casa, nella sede degli industriali, c'erano presidente e direttore, Pierluigi Pinna e Marco Tarantola, Andrea Piredda, presidente del Consorzio e dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e Ignazio Montalbano, titolare della Novaco, una delle società che compongono il sodalizio. Entusiasmo più che giustificato, non soltanto per l'importo - 85 milioni di euro - ma soprattutto per la ricaduta su un territorio ormai allo stremo delle forze. I numeri, snocciolati durante la conferenza stampa, parlano da soli: il cantiere, infatti, darà lavoro a quattrocento persone, 150 dipendenti fissi e 250 nell'indotto. Nove chilometri di strada da realizzare in tre anni nel rispetto del trend europeo in fatto di sicurezza, sostenibilità e tutela dei saperi locali. Il finanziamento, proveniente dal pacchetto ex Fas (fondi aree sotto utilizzate), è stato assegnato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, un sistema che premia la validità della proposta e la relativa fattibilità. Una boccata d'ossigeno per un settore, quello edile, che in due anni, solo nel Sassarese, ha perso 8mila addetti e visto chiudere centinaia di aziende. Ora si volta pagina e il fatto che questo avvenga in concomitanza con l'avvio di uno dei progetti più importanti e attesi per l'isola, incoraggia a pensare che forse siamo davanti ai primi segnali di quella agognata controtendenza. Il lotto si svilupperà in una sede separata e parallela rispetto a quella attuale, dallo svincolo per Ploaghe fino a quello per Ardara. Una volta realizzato, il nuovo tracciato consentirà una velocità massima di 120 orari (110 è attualmente il limite imposto, ma la velocità effettiva è tra 50 e 80 chilometri all'ora). «L'opera parte con le migliori garanzie - ha rimarcato Marco Tarantola - perché può contare su un «tesoretto» di 700 milioni, messo a disposizione dalla Regione, che si è impegnata ad anticipare le somme, in tranche annuali di 120-130 milioni, qualora i fondi nazionali non fossero immediatamente disponibili». La soddisfazione si taglia a fette in Confindustria e non solo per il risultato in sé, ma anche per il metodo, quello della tanto celebrata e mai pienamente realizzata unione tra imprese, novità assoluta in un contesto ostico come quello sardo. «Il risultato premia i nostri sforzi - conclude infatti Andrea Piredda - e arriva dopo mesi difficili, ma è la riprova che quando si sta assieme si vince e l'auspicio è che questo sia un modello da imitare». Impensabile per un'impresa sarda, da sola, concorrere con i colossi d'oltre Tirreno, tanto meno presentarsi in ambito europeo. Consorzio 131 è un sodalizio nato nel luglio del 2008 dall'aggregazione di trenta società italiane in prevalenza sarde. Il gruppo è titolare di commesse in Qatar e ha già realizzato lavori, nell'ambito dei lavori per il G8 alla Maddalena, per la viabilità esterna nell'aeroporto Costa Smeralda.
In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative