La Nuova Sardegna

Candele accese per Rossella

Maria Antonietta Cossu
Candele accese per Rossella

Il corteo e la veglia venerdì sera a Samugheo

26 febbraio 2012
2 MINUTI DI LETTURA





 SAMUGHEO. Lumi e candele nelle case e sugli usci, messaggi d'incoraggiamento, striscioni con appelli alla liberazione e fotografie di Rossella Urru esposte ai cancelli, mentre una fiumana di gente attraversava il paese illuminando le vie con centinaia e centinaia di fiaccole. Per la giovane volontaria di Samugheo Nicola Loi, il contralto dei Tenores di Neoneli, ha composto toccanti versi in limba.  Venerdì sera tanta gente si è stretta intorno ai familiari della cooperante rapita. Attraverso la preghiera ha invocato la liberazione della concittadina e dei volontari spagnoli Enric Gonyalos e Ainhoa Fernandez, tenuti in ostaggio ormai da quattro mesi. Nelle stesse ore si pregava con commozione nelle altre 84 parrocchie della Diocesi di Oristano, così come aveva auspicato l'arcivescovo monsignor Ignazio Sanna prima della veglia nella Cattedrale.  Nella parrocchia di San Sebastiano si sono raccolti numerosi fedeli. Molti di loro non hanno trovato posto tra i banchi brulicanti di donne, uomini, bambini e ragazzi. Tra la folla spiccavano le magliette con l'effige di Rossella indossata dai numerosi amici e conoscenti riuniti nel Comitato pro liberazione. Accanto a loro anche i rappresentanti dell'Onlus di Nuoro Pitzinnos de su Mundu, che con la cooperante del Cisp hanno condiviso la missione umanitaria nei campi dei rifugiati Saharawi.  Durante l'omelia il celebrante don Alessandro Floris ha pronunciato parole di conforto e di speranza per i genitori della ragazza, Graziano e Marisa, che hanno voluto partecipare alla messa e alla fiaccolata malgrado lo strazio.  La preghiera corale è proseguita fuori le mura della chiesa. Il corteo ha lasciato il sagrato intorno alle 21,30 e ha compiuto un lungo tragitto. In via Brigata Sassari i fedeli hanno osservato un momento di raccoglimento. Davanti all'abitazione della famiglia Urru hanno recitato l'Ave Maria nella speranza che quell'uscio si spalanchi al più presto per accogliere finalmente Rossella tra le mura domestiche.
In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative