La Nuova Sardegna

La birra alla sapa di malvasia

Alessandro Farina
Il produttore di malvasia Roberto Zarelli nella sua cantina (foto Farina)
Il produttore di malvasia Roberto Zarelli nella sua cantina (foto Farina)

Magomadas, connubio vincente tra l'azienda Zarelli e la Barley

01 marzo 2012
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 MAGOMADAS. Delicate note di vino, agrumi e frutta esotica conferite da un sapiente melange di sapa di Malvasia e luppoli tedeschi, americani e neozelandesi. Per la BB9, birra alla Malvasia, è buona la prima. L'idea nasce dal connubio fra la tradizione della Vitivinicola Zarelli di Magomadas e le innovative esperienze del Birrificio artigianale Barley di Maracalagonis.  Più un successo che un esperimento per Nicola Perra, Mastro birraio dell'anno nel 2009, dopo le importanti e premiate BB10 e BBevò, rispettivamente alla sapa di Cannonau e Nasco. Una grande soddisfazione e la speranza di nuove finestre di mercato per Roberto Zarelli, produttore di seconda generazione nell'azienda di famiglia a Magomadas.  Nel più tradizionale dei modi un buon bicchierino di Malvasia, magari servito con dolci di mandorle, fa la gioia di tutti i palati. Ma il generoso prodotto della terra di Planargia si accompagna anche a ricette e piatti fra i più delicati dell'arte culinaria locale. Certo è che nessuno ancora aveva pensato che il dorato frutto, che nasce e matura nelle verdi colline che dall'altopiano planargese degradano verso il mare di Bosa, potesse regalare anche una birra dal bouquet unico. Che, alla prima bottiglia, sembra già profumare di successo. «L'idea è nata così, tra una chiacchierata e l'altra, con il mastro birraio Nicola Perra del Birrificio artigianale Barley. Che non si è lasciato sfuggire l'occasione di una nuova sfida e si è messo subito al lavoro» rivela Roberto Zarelli. «La BB9 nasce in parte dall'esperienza della BB10 e della BBevò (che insieme alla Toccadibò si sono guadagnate le cinque stelle nella Guida alle birre d'Italia edita da Slow Food nel 2011, Ndc) - spiega Nicola Perra - con la particolarità che per questa birra è bastato affinare il prodotto in bottiglia tre mesi, anziché sei». Il tutto per ottenere una chiara «Ricca, di nove gradi, versatile e dal profumo intenso. Con un risultato, malgrado io sia solitamente molto critico, che mi soddisfa ed è molto interessante». afferma il professionista. Così la BB9 realizzata dalla sapa di Malvasia, fatta bollire per ben 25 ore «Arricchita da notevoli quantità di luppoli e malti chiari, per far emergere le peculiarità dell'uva fornitaci dalla vitivinicola Zarelli», sarà presto nei tanti ristoranti ed enoteche che la giovane azienda di Maracalagonis rifornisce in mezzo mondo. Ambasciatrice ancora una volta di un vitigno nobile e di una Planargia che non lesina potenzialità. «Un'immensa soddisfazione, speriamo spunto per nuovi scenari nel nostro territorio» commenta Roberto Zarelli. «Un omaggio a queste uve dai profumi eccezionali, per un prodotto di qualità che credo possa essere ben accolto dal mercato», conclude Nicola Perra. Per una prima annata che destina ora 2200 bottiglie ad un pubblico attento e rigoroso.
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