La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Monsignor Arrigo Miglio è il nuovo presidente della Conferenza episcopale sarda. E' stato eletto l'altro ieri dai vescovi isolani riuniti nel centro di spiritualità "Nostra Signora del Rimedio" a Oristano. Vice presidente è stato confermato l'arcivescovo di Sassari, Paolo Atzei;segretario sarà Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio.

L'elezione, a maggioranza assoluta dei presenti, è avvenuta alla prima votazione, segno dell'orientamento dell'episcopato regionale verso la nomina del rappresentante della diocesi più grande della Sardegna. Sicuramente a questo risultato ha contribuito il fatto che monsignor Miglio conosce bene la realtà isolana – è stato vescovo di Iglesias dal 1992 al 1999 – e quindi non deve sottoporsi a quell'apprendistato conoscitivo che, nel passato, ha costretto gli arcivescovi di Cagliari Giovanni Canestri e Giuseppe Mani ad attendere almeno due anni prima di essere eletti alla presidenza della Ces.

Sul tavolo di lavoro il presule cagliaritano trova numerosi problemi. Uno dei quali – il seminario regionale – Miglio l'ha risolto quasi immediatamente dopo il suo arrivo nel capoluogo: i seminaristi della diocesi di Cagliari si formeranno al sacerdozio nel seminario maggiore regionale e frequenteranno la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna. Un radicale cambiamento di rotta rispetto al suo predecessore, monsignor Mani, che – scontentando tutti, vescovi sardi, sacerdoti e anche laici – negli ultimi anni aveva inviato i futuri sacerdoti del clero cagliaritano nei seminari romani.

Altri tre argomenti rientreranno nell'agenda episcopale sarda: il prossimo inizio dell'"Anno della fede" ( 11 ottobre 2012–24 novembre 2013) indetto da Benedetto XVI nel cinquantesimo anniversario dell'apertura del Vaticano II e del ventesimo di pubblicazione del catechismo della Chiesa cattolica; l'emergenza lavoro che interroga sempre più direttamente il mondo ecclesiale. Terzo tema l'assemblea straordinaria dei rappresentanti del clero e dei laici in occasione del decimo anniversario del Concilio plenario sardo.