La Nuova Sardegna

Addio al giornalista difensore della lingua sarda

di Angelo Fontanesi
Addio al giornalista difensore della lingua sarda

Gianfranco Pintore è morto ieri sera. Aveva collaborato con l’Espresso e con la La Nuova

25 settembre 2012
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Gianfranco Pintore è morto ieri pomeriggio alle 15.30 allospedale San Francesco di Nuoro, dove era giunto un ora prima ricoverato d'urgenza per un improvviso malore che lo aveva colpito a casa sua, ad Orosei, dove viveva ormai da tanti anni con la moglie Annedda Muscau e il figlio Carminu.

Giornalista e scrittore Gianfranco Pintore era nato ad Irgoli 73 anni fa e durante la sua carriera aveva avuto modo di lavorare con importanti testate giornalistiche italiane prima di dedicarsi alle sue due più grandi passioni: la letteratura e la politica. Entrambe coniugate in limba. Dopo avere lavorato per L'Unità, il Mondo Nuovo, Abc, L'Espresso, Tempo Illustrato e La Nuova Sardegna, era rientrato in Sardegna nel 1974 e aveva partecipato attivamente al movimento de Su Populu Sardu. Sempre negli anni settanta aveva fondato e diretto il mensile bilingue (sardo e italiano) Sa Sardigna, così come la prima radio libera in lingua sarda, Radiu Supramonte. Dopo una lunga e in certi frangenti conflittuale militanza nel Partito sardo d'Azione, partecipò alla creazione di Sardigna Natzione. Movimento indipendentista sotto la cui sigla fu candidato come presidente della Sardegna alle elezioni regionali del 1994.

Più che una passione per Gianfranco Pintore l'indipendentismo e la sardità intesa come coscienza storica e culturale della sua terra, sono state una fede laica portata avanti con determinazione ma mai con visuali stereotipate ne con occlusioni dogmatiche. Lo testimoniano più di tutto i suoi libri e i suoi interventi ad ampissimo spettro su tutti i temi dell'identità, della storia e della cultura isolana. Variegata e cospicua la sua bibliografia, libri di uno “scrittore sardo” come amava definirsi, e non perchè i suoi natali lo certificassero ma perchè in sardo Gianfranco Pintore pensava e soprattutto scriveva. Quasi tutti i suoi romanzi sono stati scritti in sardo e solo successivamente tradotti in italiano. Da Su Zogu (Papiros 1988) a Morte de unu presidente, (Condaghes, 2007) sino al suo ultimo lavoro “Il grande inganno” edito quest'anno sempre da Codaghes. I funerali si terranno questo pomeriggio ad Orgosolo, paese della moglie, lì dove si erano sposati.

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