La Nuova Sardegna

Conti correnti, onere della prova alle banche

Conti correnti, onere della prova alle banche

L’Adusbef: dalla Corte d’appello di Sassari un precedente per 600 cause, contenzioso da 50 milioni

28 novembre 2013
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SASSARI. Con un principio destinato a fare giurisprudenza viene ribaltato per la prima volta l'onere della prova nel sistema bancario: la Corte d'appello ha accolto l'innovativa tesi dell'Adusbef Sardegna secondo cui non spetta ai clienti chiamati a ripianare presunti debiti ma compete agli istituti di credito depositare in giudizio gli estratti conto e tutti i contratti per provare l'effettivo ammontare delle somme al centro dei contenziosi. Pena la perdita di ogni diritto.

«In definitiva, da convenuta in aula la banca diventa attrice sostanziale e quindi è lei stessa che dovrà avere interesse all'accertamento del saldo: insomma, soprattutto se si pone come creditrice, bisognerà che dimostri di esserlo davvero carte alla mano», afferma, visibilmente soddisfatto per le decisione dei giudici della sezione civile sassarese, Andrea Sorgentone. Il quale, proprio nelle ore in cui l'ordinanza della corte veniva resa pubblica, ha deciso di rassegnare le dimissioni da presidente dell'associazione per la difesa dei clienti e consumatori dell'isola. «E tutto questo _ puntualizza _ per evitare qualsiasi posizione d'incompatibilità con la mia professione di avvocato sollevata dal Consiglio dell'Ordine di Sassari». D'ora in poi, annuncia Sorgentone, resterà socio ma farà soltanto da consulente Adusbef. Il candidato destinato a succedergli dovrebbe essere Samuele Monaco.

Ma come mai questa disposizione della magistratura è così importante? Per capirlo basta riflettere sul fatto che sino a oggi un numero impressionante di clienti è stato disincentivato dal resistere in giudizio di fronte alle richieste delle banche. E questo perché, in caso di mancata conservazione dei documenti personali all'origine del rapporto di debito-credito, magari per un mutuo o per un prestito, richiedere copia dei contratti e di tutti gli estratti conto accumulati mese dopo mese comportava per i privati cittadini un esborso di parecchie migliaia di euro.

«Da oggi in poi, invece, qualsiasi banca sarà tenuta in ogni caso depositare tutti gli estratti conto e i contratti stipulati a suo tempo, altrimenti perderà il proprio credito», osserva Sorgentone. «Immagino che per il futuro a questa linea si uniformerà il tribunale di Sassari _ conclude sul punto Sorgentone _ In caso contrario, adesso, c'è la certezza che in appello tutto per i correntisti andrà per il meglio». «Così non potevo davvero ricevere un regalo e riconoscimento migliori per il mio impegno di questi anni – evidenzia l’ex presidente – Dopo questa pronuncia della corte, ai correntisti basterà negare di essere debitori per costringere la banca a produrre tutti i documenti, pena la perdita non solo del credito ma anche degli interessi ultralegali, delle commissioni e delle spese sostenute».

Il precedente potrà interessare nell'isola altre 600 cause attualmente in corso che oppongono clienti e istituti. Un contenzioso che nel complesso supera i cinquanta milioni di euro. (pgp)

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