La Nuova Sardegna

“The Wall”, il mito rivive con mirabile leggerezza

“The Wall”, il mito rivive con mirabile leggerezza

Un successo al Teatro Comunale di Sassari dell’allestimento curato da Rockopera

31 dicembre 2013
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SASSARI. Il Teatro Comunale ha esaurito tutti i suoi 1400 posti e qualcuno ha dovuto rinunciare e tornare indietro senza poter assistere a “The Wall Live Orchestra”, proposto da Teatro e/o Musica che si riconferma un titolo che fa muovere ancora le folle. Esistono tribute band che si ascoltano a occhi chiusi e fanno dire: «Però sembrano uguali!»; e musicisti che invece portano anche un piccolo granello di interpretazione proponendo una prospettiva e una freschezza nuova. Questa è stata l'operazione proposta a Sassari domenica sera da Rockopera.

Si parte naturalmente con “The Wall” e tutto il concerto terrà l'ordine del concept. E con “Mother” il Teatro Comunale è già rapito dall'atmosfera del racconto. I brani sono eseguiti con esattezza e variati nelle proposte degli assoli dell'orchestra diretta da Simone Giusti, nel caso di questa struggente ballata il tema viene ripercorso dal violino e le parti vocali divise dai quattro cantanti sul palco; Lauro Bernardoni, Matteo Giusti Saverio Guerrini, Stefano Pardini e le bravissime Alessia Ferrari e Samuela Salani. Il mattone locale sul muro lo posiziona il coro delle voci bianche della Corale Canepa diretto da Salvatore Rizzu e l'insieme vocale Nuova Euphonia diretto da Vincenzo Cossu, bravissimi nell'interpretazione dei famosissimi cori. Luci, grande volume e le musiche e i testi ritornano alla mente e al cuore dei tanti che all'epoca di “The Wall” erano dei ragazzi e che , oggi, imbiancati e un po' invecchiati non si trattengono da cantare “Goodbye Blue Sky” e “Hey You ” , non è solo un pubblico di rocchettari nostalgici quello del Comunale i giovani sono tantissimi a riconfermare la straordinaria notorietà della rock opera e della storica band inglese.

I grandi classici appaiono sempre bellissimi, originali e nuove le interpretazioni dell’orchestra e dei solisti, e il pubblico mai deluso dalla riproposta di brani che conosce a memoria. E quando arriva uno dei momenti essenziali nella storia raccontata dal film e un monumento della storia del rock le 2800 orecchie del Comunale sono protese verso quella “Cappella Sistina” degli assoli di chitarra elettrica che è “Comfortably Numb”.

Nessuno tornerà deluso a casa. Le elettriche di Giampiero Morici e Giacomo Dell'Imagine si arrampicano sul muro vertiginoso innalzato da David Gilmour, e mentre la temperatura diventa incandescente il teatro si trasforma in un vero scenario da festival rock. Un'ovazione che prosegue anche per gli altri brani, con grandi assoli come quello alle percussioni di Matteo Cammisa. Applausi, standing ovation e bis col tema di “The Wall” e tutti i settanta elementi sul palco. L'orchestra dal vivo ha riconfermato la grande scrittura “classica” di cui I Pink Floyd sono stati capaci nella loro opera. Le interpretazioni dal vivo delle canzoni hanno ricordato che, oltre che essere una pietra miliare nella storia dello spettacolo, “The Wall” rimane la toccante testimonianza della storia di un ragazzo a confronto con i fantasmi del suo passato e il baratro della vita.

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