La Nuova Sardegna

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Accordo sull’emendamento da 90 milioni

Accordo sull’emendamento da 90 milioni

Primo passo al Senato per l’approvazione, nel testo anche 5 milioni per La Maddalena

06 marzo 2014
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ROMA. Un altro passo in avanti per chi vive negli 80 comuni devastati dall’alluvione. L’emendamento che destina 90 milioni per prestiti a tasso zero a cittadini e imprese diventa sempre più realtà. È arrivato l’accordo tra tutti i gruppi per dare il via libera a un emendamento chiave. Quello che permetterà di erogare i 90 milioni. Nel testo per prima cosa si prevede il pagamento della rata dei mutui non più dall’1 luglio 2014, ma dall’1 gennaio 2015. Si fa slittare, nello stesso tempo, dal 17 febbraio al 30 giugno 2014 i pagamenti dei tributi. Sono questi i contenuti dell’emendamento al disegno di legge in discussione in commissione Bilancio del Senato. L’accordo sull’emendamento è stato sottoscritto dai senatori sardi di Pd, Sel, Forza Italia e M5S. I 90 milioni di euro, come anche la norma sullo slittamento dei pagamenti per i tributi, erano già stati previsti dal governo Letta nel decreto Salva Roma, poi ritirato dall’esecutivo Renzi per l’ostruzionismo di alcuni partiti dell’opposizione e riproposto sotto forma di disegno di legge. A promuovere l’emendamento è stato per primo il senatore Pd Silvio Lai. Ma a invocare una legge ad hoc era stato anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu. Grazie all’accordo raggiunto con il Governo, le norme sono state introdotte in questo testo normativo che era già all’esame della commissione Bilancio di Palazzo Madama. Questo provvedimento contiene inoltre altre due norme che riguardano l’isola. Una per le concessioni demaniali sui servizi dei chioschi nelle spiagge, l’altra che sblocca oltre 5 milioni di euro per le bonifiche alla Maddalena.

L’emendamento si collega al disegno di legge portato avanti dal senatore Pd Luigi Zanda. «Naturalmente – si sottolinea – l’emendamento è omogeneo in ogni sua parte alle norme contenute nella legge». Per l’isola una indispensabile boccata di ossigeno. Ma è solo un passaggio. La legge dovrà essere prima approvata in Senato, per passare poi alla Camera. Ma negli 80 comuni devastati dall’alluvione servono non solo risorse per gestire l’emergenza, ma anche per la ricostruzione delle infrastrutture. Un altro capitolo è dedicato al rimborso dei danni subiti da famiglie e imprese. La stima complessiva di tutti i danni supera i 650 milioni di euro. Risorse che non sono state stanziate.

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