La Nuova Sardegna

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Oasi verde di libertà per le afgane

Oasi verde di libertà per le afgane

Realizzato dai militari italiani il viale che porta a un grande giardino

09 marzo 2014
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HERAT. Un lungo viale che conduce al "Giardino delle donne", luogo di aggregazione ma, soprattutto, oasi di libertà, di opportunità e di riscatto. È stato costruito da maestranze locali e realizzato a Herat dai militari italiani. Un posto sicuro dove molte donne afgane, fuggite da situazioni familiari difficili, possono ricominciare a vivere. Realizzato dal Provincial Reconstruction Team con i fondi del Ministero della difesa e inaugurato ieri, giorno della festa della donna, «questo bellissimo viale – ha detto Mahboba Jamshidi, capo del Dipartimento per gli Affari Femminili della provincia di Herat – faciliterà l'accesso a un luogo dove le donne potranno ritrovarsi per scambiare opinioni o semplici chiacchiere, oppure ancora sorseggiare un tè e far giocare i propri figli».

Alla cerimonia d'inaugurazione erano presenti il comandante del Regional Command West e della Brigata Sassari, il generale Manlio Scopigno, il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi e i funzionari della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del ministero degli Affari esteri chehanno donato e piantato alberi. Un gesto semplice ma carico di significati, sinonimo di crescita, di futuro e di speranza. «La rinascita del Paese è soprattutto nelle mani delle donne – ha affermato il generale Scopigno – e passa simbolicamente anche attraverso questi momenti che vedono l'Italia sempre protagonista nel promuovere questo genere di iniziative, volte a sostenere il ruolo della donna come soggetto attivo nell'ambito della società afgana».

«L'amicizia degli italiani e il sostegno di Isaf nei confronti del popolo afgano e delle donne in particolare non verrà mai meno – ha concluso il generale Manlio Scopigno – poiché i valori posti alla base del nostro operare quotidiano si basano sul rispetto e sulla comprensione delle culture, degli usi e delle tradizioni locali».

Continua intanto l'impegno del "Female Engagement Team", l'assetto del contingente italiano costituito da personale femminile e creato per interfacciarsi e dialogare con le donne locali la cui condizione sociale risulta ancora difficile.

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