La Nuova Sardegna

lunedì il progetto in commissione sanità

La giunta: sul San Raffaele manterremo gli impegni

CAGLIARI. Il protocollo non traballa. L’affare San Raffaele va avanti e per ora la Qatar Foundation non ha intenzione di abbandonare il progetto. L’allarme arrivato da Milano, in particolare dalle...

13 giugno 2014
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CAGLIARI. Il protocollo non traballa. L’affare San Raffaele va avanti e per ora la Qatar Foundation non ha intenzione di abbandonare il progetto. L’allarme arrivato da Milano, in particolare dalle colonne del Corriere della Sera di un possibile disimpegno, pare smentito dai fatti. Soprattutto da questo: lunedì la Giunta consegnerà alla commissione Sanità del Consiglio regionale il progetto industriale concordato in queste ore al tavolo tecnico con gli investitori qatarini e l’ospedale Bambin Gesù di Roma. Sarà questo il primo passo accelerato dell’inter che dovrà concludersi il 23 maggio col dibattito in aula della proposta della Giunta sulla riapertura del cantiere di Olbia, i reparti ospedalieri previsti dall’estate del 205 e i posti letto del nuovo San Raffaele che entreranno a far parte del Servizio sanitario regionale. La successiva scadenza è quella più importante: il giorno dopo la Qatar Foundation si aspetta una risposta definitiva dalla Regione e se sarà positiva dovrebbe esserci la firma decisiva sul contratto. Ma il percorso di avvicinamento alla scadenza sarà facile? Chissà. Nel centrosinistra non tutti sono d’accordo sulla sovrapposizione del San Raffaele sugli altri ospedali regionali soprattutto su quelli piccoli, col rischio anche di chiusura o ridimensionato per alcuni reparti a Sassari, Nuoro e al Brotzu di Cagliari. Tensioni e liti esistono nella maggioranza, ma la Giunta ha cercato di esorcizzare tutto con questo comunicato che si aspre con un auspicio, «il buon esito del progetto è e rimane una delle nostre priorità» e prosegue: «Nonostante le difficoltà burocratiche, la Regione ha avviato dai primi di maggio una marcia a tappe forzatissime per mantenere le scadenze e gli impegni annunciati. In questi mesi, ai tavoli tecnici, c’è stato sempre un confronto costruttivo e costante, con l’obiettivo di un inserimento armonico del San Raffaele nella rete ospedaliera sarda e con la convinzione che possano essere superate le difficoltà fino a giungere a conclusioni condivise in ogni sede, comprese quelle istituzionali». Insomma, la Giunta è ottimista e decisa ad allontanare le indiscrezioni negative in arrivo da Milano. Le stesse notizie del Corriere hanno scatenato invece la reazione del centrodestra, che ha messe sotto accusa la maggioranza. Prima con l’ex governatore Cappellacci: «Dopo aver fatto da comparsa nello show mediatico voluto settimane fa da Renzi, con tanto di appropriazione indebita del lavoro altrui, la Regione governata da una sinistra ideologica, pasticciona e inconcludente vuole rovinare un percorso avviato quattro anni fa per portare in Sardegna gli investimenti del Qatar. Una struttura che sappiamo sarà di assoluta eccellenza ora è messa in dubbio – continua Cappellacci – dai soliti atteggiamenti miopi e campanilistici portati avanti da capibastone e rottamatori alla rovescia». Anche il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, è deciso col centrosinistra: «I sardi devono sapere subito chi rema contro il progetto». È questa anche la richiesta dei Riformatori, con Attilio Dedoni: «Presidente e assessore alla Sanità devono presentarsi immediatamente in aula per fugare i troppi dubbi che circolano in queste ore». Duro il commento sulle indiscrezioni milanesi anche del segretario regionale della Cisl, Oriana Putzolu: «Lo scontro fra poteri forti della sanità pubblica e privata rischiano di travolgere non solo il San Raffaele ma tutti i sardi». (ua)

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