La Nuova Sardegna

Tedesco annega a Badesi sotto gli occhi della moglie

di Giampiero Cocco
Tedesco annega a Badesi sotto gli occhi della moglie

Si è tuffato nel mare in burrasca e la corrente l’ha poi trascinato lontano L’imprenditore 51enne è la prima vittima della stagione turistica 2014 nell’isola

16 giugno 2014
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BADESI. Un tuffo tra le onde che si infrangevano sulla spiaggia deserta e assolata, poi la difficoltà, l’annaspare tra i marosi e la scomparsa, sotto gli occhi terrorizzati della moglie. La prima vittima della stagione turistica 2014 è un tedesco di 51 anni, Udo Hoffmann, annegato ieri a duecento metri dalla spiaggia di Li Junchi, una località a metà strada tra Badesi mare e l’Isola Rossa. Il tedesco, un impresario di Lunen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, aveva programmato la vacanza nell’isola per festeggiare il compleanno della moglie Ingrid, che proprio ieri ha compiuto 48 anni. Una di luna di miele purtroppo finita in tragedia in terra sarda, dove la coppia era alloggiata all’hotel Le Dune di Badesi, resort attrezzato per le vacanze e dotato di servizio di salvataggio in mare sulla spiaggia. Ma ieri le condizioni meteo erano proibitive, e le tante bandiere rosse innalzate sui pennoni del litorale avvertivano e sconsigliavano a tutti di tuffarsi tra le onde di un mare, quello aperto di Badesi, insidioso e potenzialmente letale per chi non conosce le correnti marine che si vengono a creare durante le burrasche. Udo Hoffmann e la moglie si sono quindi incamminati poco dopo mezzogiorno lungo la spiaggia, verso l’Isola Rossa, e fatti alcuni chilometri, accaldati, hanno deciso di tuffarsi in acqua. Mentre la donna è rimasta a riva l’uomo si è avventurato a decine di metri dalla spiaggia, restando in balia delle correnti che lo portavano sempre più al largo. Quando si è reso conto d’essere in difficoltà ha chiesto aiuto e la moglie, disperata, è tornata indietro verso l’albergo per chiedere soccorso. A nulla è valso lo schieramento di uomini e mezzi giunti sul posto non appena lanciato l’allarme.

I sommozzatori dei vigili del fuoco, arrivati in elicottero, poco dopo le 13 hanno recuperato il corpo a duecento metri dalla riva, issandolo con il verricello e trasferendolo sulla battigia, dov’erano pronti ad effettuare le manovre di rianimazione medici e infermieri del 118. Il decesso dell’uomo è stato segnalato al magistrato di turno, il sostituto procuratore Angelo Beccu, che ha autorizzato i carabinieri di Trinità a rimuovere il cadavere e trasferirlo all’obitorio. La salma sarà rimpatriata nelle prossime ore.

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