La Nuova Sardegna

SASSARI. Il litorale della punta nord-orientale dell’isola si divide nettamente in due parti: quella affacciata sul golfo dell’Asinara, dove qualche tratto roccioso si alterna a lunghe distese di sabbia; quella esterna, detta dai pescatori del «mare di fuori», dove viceversa la costa alta e dirupata lascia spazio a qualche rara spiaggia: tra queste quella di Lampianu, in territorio di Sassari. Per raggiungerla bisogna, una volta lasciata l’auto, seguire una scalinata, ben tenuta e con corrimano, che in un paio di tornanti scende fino all’arenile. Questo è costituito da sabbia grossa, dove domina il colore grigio che deriva dal disfacimento delle rocce di natura scistosa che dominano tutt’intorno. Alcuni massi sono sparsi lungo la riva e sia sul versante settentrionale che su quello meridionale lo spazio si chiude con punte dirupate. L’arenile è lungo duecento metri e, vista la sua posizione, non si estende in larghezza. L’acqua è subito alta, e dal fondo accidentato emergono piccoli scogli: il bagno è consigliato a persone esperte, mentre l’insieme è ideale per le immersioni e la pesca subacquea. Per gli appassionati di trekking c’è anche un sentiero che si dirige verso sud, e in un’ora e tre quarti conduce alla foce del rio Flumini. A parte l’area per la sosta la spiaggia, scarsamente frequentata, è priva di servizi. Per raggiungerla bisogna seguire la strada che corre a ridosso della costa tra le frazioni di Palmadula e di Pozzo San Nicola.

LA MAPPA DELLE SPIAGGE DELLA SARDEGNA

A quattro chilometri da questa seconda località e a dieci dalla prima si trova in direzione del mare una deviazione asfaltata, segnalata da un piccolo cartello. Si oltrepassano le abitazioni di un piccolo insediamento e si raggiunge un punto alto, panoramico, dal quale si vede un ampio tratto di falesia. Segue la breve discesa che conduce a uno spiazzo dal quale ha inizio la scalinata che conduce al livello del mare.