La Nuova Sardegna

porto san paolo

Aprono la cassaforte e fuggono con 14mila euro

di Stefania Puorro
Aprono la cassaforte e fuggono con 14mila euro

I malviventi sono entrati in azione durante la notte dopo aver disattivato le telecamere

05 luglio 2014
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INVIATO A PORTO SAN PAOLO. È stato il classico colpo perfetto. Messo a segno da una banda di ladri (almeno due all’interno, un terzo a fare da palo) al supermercato Romagnolo di Porto San Paolo, in via Nenni, dei fratelli Stefano e Mario Mossa. Il bottino complessivo, quasi tutto portato via dalla cassaforte, è di 14mila euro. Non è una somma che arricchisce chi l’ha rubata, ma è il piano studiato a sorprendere. Perché ha poche sbavature. E persino le impronte degli scarponi rilevate dagli esperti nella corsia centrale del market, potrebbero risultare poco determinanti. Tutto è filato liscio e questo fa pensare che gli autori del colpo (messo a segno all’una e 45 di ieri notte, momento in cui sono state disattivate le prime telecamere) conoscessero bene il locale. Sapevano come muoversi, cosa fare per non farsi riprendere, come disattivare i sistemi d’allarme, dove andare per raggiungere la cassaforte (nel seminterrato).

Hanno curato ogni dettaglio, tanto che le dipendenti del Romagnolo, quando ieri hanno aperto le porte, non si sono rese conto subito della “visita”. Lo hanno capito guardando le tre casse: i tre cassetti erano stati svuotati (300 euro in ognuno).

È stata quindi all’ingresso, la prima fermata dei ladri notturni: sono entrati da una porta antipanico laterale, usando forse un piede di porco. Poi hanno distrutto due telecamere (quelle che avrebbero consentito loro di percorrere una parte del supermercato liberamente) e di distruggere i sensori del sistema d’allarme. Un gioco da ragazzi (esperti) anche questo.

Poi via nella corsia centrale (qui sono state rilevate le impronte di due diversi tipi di scarponi), quindi verso la porta che conduce al piano inferiore. Anche in questo caso, i malviventi, si sono mossi in modo che le altre telecamere non potessero immortalarli.

Una volta scesi nel seminterrato (un piccolo labirinto con tante porte chiuse) non hanno fatto molti tentativi. Sapevano quale fosse la stanza che conteneva la cassaforte. Dalle case vicine, nessuno ha sentito nulla. Eppure, gli autori del colpo, di rumore ne hanno fatto. Perché la cassaforte blindata doveva essere sventrata. E con l’aiuto di una smerigliatrice hanno realizzato un quadrato in corrispondenza di una maniglia che si trova nello strato inferiore della cassaforte. Più facile di così. E infatti i soldi contenuti (13mila euro, frutto dell’incasso della giornata) sono stati portati via uniti al fondo cassa messo già da parte.

L’allarme è scattato ieri alle 8,20, poco prima che il supermercato aprisse al pubblico. Sono arrivati i carabinieri di Porto San Paolo e i colleghi della scientifica dal reparto territoriale.

Le indagini sono partite, dunque. Così come la caccia ai colpevoli. Tra i pochi elementi presi in considerazione, c’è anche un camper: rimasto per una giorno e una notte parcheggiato davanti al market, senza che nessuno scendesse per andare a fare la spesa.

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