La Nuova Sardegna

NARBOLIA. La statale 292, che da Oristano si dirige a nord, verso Cuglieri e Bosa, scorre per un lungo tratto lontano dal mare. Il primo segno di riavvicinamento è dato da una pineta, oltre la quale si stende la spiaggia di Is Arenas (Le Sabbie), una delle più grandi di questo litorale occidentale: i frequentatori si disperdono nell’ampia superficie, non è mai affollata.

Lunga sei chilometri, si trova nella prima parte di un’ansa che la costa descrive a nord della penisola del Sinis: la vista si chiude perciò a sinistra con le sporgenze di capo Mannu, mentre a destra si allunga fino alle falesie calcaree di Santa Caterina di Pittinuri, e anche oltre. L’arenile, a tratti più o meno ampio e affacciato sul mare con una linea irregolare, è di un colore dorato chiaro, la sabbia è sottile e profonda; l’acqua, limpida, mostra le diverse tonalità dell’azzurro ma, esposta come è all’azione del mare aperto, è spesso agitata; il fondale è a base sabbiosa ma diviene profondo rapidamente oltre la riva. A ridosso della spiaggia ha inizio una vasta distesa di dune ricoperte in parte da vegetazione spontanea, in parte da una grande pineta impiantata alcuni decenni orsono per arginare il movimento alle volte eccessivo delle sabbie. Oltre che di un comodo parcheggio e della presenza dei camping, Is Arenas dispone di bar e ristorante. Tra i diversi accessi alla grande spiaggia il più riconoscibile è quello che ha come riferimento i camping situati all’interno della pineta: a dieci chilometri da Riola Sardo e a cinque da Santa Caterina di Pittinuri si trovano infatti tutti i segnali indicatori. Si imbocca così una secondaria che si inoltra tra gli eucalipti prima e i pini poi, e si allunga per un chilometro serpeggiando tra il verde.

LA MAPPA DELLE SPIAGGE DELLA SARDEGNA

Si conclude con un’area di parcheggio dalla quale ha inizio un camminamento su un tavolato sollevato rispetto alla sabbia che procedendo tra la fitta vegetazione costiera conduce in pochi minuti alla spiaggia.