La Nuova Sardegna

ARBUS. La strada che a sud del golfo di Oristano “serve” la Costa Verde si muove per tutto il tratto settentrionale distante dal litorale. Solo in un punto si avvicina sin quasi a toccare il fondo di un’insenatura, porto Palma, che vanta una sua spiaggia, conosciuta con lo stesso nome ma anche come Tunaria, perché ha convissuto per lungo tempo con una tonnara che era stata costruita da imprenditori genovesi nel Seicento.

I locali destinati un tempo all’attività peschereccia, affacciati sul mare da un leggero pendio, sono stati poi trasformati in residenze turistico-balneari, e tutt’intorno si è sviluppato un piccolo villaggio, misto di case di pescatori e di alloggi per villeggianti. La spiaggia descrive subito sotto un semicerchio che si allunga per alcune centinaia di metri. È di sabbia mista a ghiaia, derivanti dal disfacimento delle rocce scure che la chiudono da entrambi i lati.

LA MAPPA DELLE SPIAGGE DELLA SARDEGNA

Le acque hanno un colore che va dall’azzurro scuro al verde, causa la presenza di scogli; il fondale, sabbioso solo nel primo tratto, digrada rapidamente oltre la riva. Non molto frequentata neppure nell’alta stagione, Porto Palma è una spiaggia self– service, provvedono i bagnanti a portare con sé attrezzature e provviste. Ha comunque al margine un punto di ristoro, e altri servizi sono a disposizione all’interno del villaggio, in particolare un ristorante e negozi di generi alimentari. Nella parte meridionale dell’arenile trova spazio un piccolo approdo nel quale i residenti e i pescatori tengono le loro imbarcazioni. La località, si diceva, è facilmente raggiungibile dalla strada che, seguendo la Costa Verde, va da Sant’Antonio di Santadi alle dune di Piscinas. A quasi sette chilometri dalla prima località e a una ventina dalla seconda si avvicina infatti alla costa fino quasi a sfiorare il villaggio: un bivio segnalato immette in una deviazione che dopo 700 metri porta ai parcheggi all’interno del villaggio e sovrastanti la spiaggia.