La Nuova Sardegna

IGLESIAS. La fermata è d’obbligo a Nebida, la frazione costiera di Iglesias, per un giro lungo la “passeggiata panoramica”: la vista si apre sulla falesia della zona ex-mineraria, e a sud si allunga sulla spiaggia di Funtanamare. Non si scorge invece Portu Banda, la prima tra quelle che trovano spazio tra le rocce, a nord. Lunga qualche decina di metri, sta al fondo di una caletta chiusa ai lati da formazioni rocciose di colore rossastro, al di sopra delle quali il pendio continua ricoperto di macchia mediterranea. L’arenile è misto di sabbia, ghiaia e ciottoli levigati. Un primo scoglio affiora una ventina di metri dalla riva, mentre qualche centinaio di metri più al largo se ne profilano due molto più grandi: uno largo e tozzo, l’altro conformato come un faraglione.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna 

Il fondale, prevalentemente roccioso, digrada rapidamente e l’acqua, che è limpidissima, tende a una tonalità scura, tra l’azzurro e il verde. La vista, impedita dalle rocce a nord, si apre a meridione fino al capo Altano, che chiude il golfo di Gonnesa, e all’isola di San Pietro. Apprezzata dagli appassionati delle immersioni e della pesca subacquea, la spiaggia non è adatta a chi ama le comodità, né alle famiglie con bambini e alle persone poco esperte del nuoto.

Per quanto vicina alla popolosa frazione è perciò poco frequentata, ed è pressoché priva di servizi: oltre che di un parcheggio usufruisce della presenza costante di un bagnino. Per tutto il resto, dal bar all’albergo, dal ristorante allo sportello per le informazioni turistiche si deve risalire al paese. Per raggiungere Portu Banda bisogna percorrere la strada centrale di Nebida – che è un tratto della provinciale 83 – fino all’uscita settentrionale, verso l’altra frazione, Masua.