La Nuova Sardegna

Biblioteca in regalo dalla cantante di “Dragostea”

di Barbara Mastino

Dai palcoscenici, dalle radio e discoteche di tutto il mondo all’attività di mediazione culturale in Italia, tra Puglia e Sardegna. E’ questa in sintesi la straordinaria vicenda di Paula Mitrache, in...

05 agosto 2014
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Dai palcoscenici, dalle radio e discoteche di tutto il mondo all’attività di mediazione culturale in Italia, tra Puglia e Sardegna. E’ questa in sintesi la straordinaria vicenda di Paula Mitrache, in arte Haiducii, cantante a attrice romena conosciuta in tutto il mondo per la hit del 2004 Dragostea din tei. Fondatrice dell’associazione di mediazione culturale “Dacia Nicolaiana” di Bari, Paula Mitrache ha trovato anche in Sardegna una seconda casa e si è “innamorata” in particolare del piccolo paese nel centro del Logudoro, Nughedu San Nicolò: un amore a prima vista, proprio come quello cantato in “Dragostea din tei”. Per stringere in modo ancora più forte il suo legame con questo territorio l’artista ha voluto donare al locale centro di aggregazione, gestito dalla cooperativa Rinascita che si occupa anche della biblioteca, una collezione di libri di alcuni dei più rappresentativi autori della letteratura romena.

«E’ grazie alla mia amica Enrica Pala che ho potuto conoscere questo luogo meraviglioso e tutte le persone ad esso legate. Io mi sono innamorata da tempo di Nughedu e del suo centro di aggregazione, curato con amore dalla cooperativa Rinascita, e per questo desidero ringraziare la presidente Graziella Fiori e la sua vice Caterina Bullitta per la splendida accoglienza e per l’organizzazione assolutamente esemplare della cerimonia di consegna dei libri, e l’intera amministrazione comunale per la grande sensibilità dimostrata. Un grazie va anche alle mie due piccole amiche Fatima ed Elena che hanno fatto da madrine della manifestazione con i loro splendidi costumi tradizionali sardi. Sono soltanto loro, i bambini, che potranno traghettare verso il futuro quei valori di civiltà, pace, apertura, che saremo stati capaci di trasmettergli». Il fondo librario è stato in suo onore intitolato “Il Dono di Paula” ed è stato presentato in una suggestiva cerimonia nella quale vi sono state anche alcune letture di testi romeni e sardi curate dalla stessa Mitrache, da Aura e Lidia Sotgiu Drimba, dai poeti Teresa Campus e Ginetto Becciu e dalla maestra Franca Cherveddu. Per l’occasione Paula Mitrache ha indossato due costumi tradizionali: uno romeno, regalatole dalla madre della sua grande amica Emilia Stoica, e uno sardo di Ittireddu.

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