OLBIA. La strada che da Olbia conduce a Golfo Aranci offre, nella parte finale, scorci panoramici sul litorale e la distesa marina. Poco si vede invece delle spiagge che si affacciano sulla parte interna della penisola, rivolte verso il golfo di Olbia. Che però non sono lontane, e possono essere raggiunte con piccole deviazioni. Come ad esempio quella di cala Sassari (si dice che il nome derivi da quello di un’imbarcazione che aveva fatto naufragio sul luogo). Mista di sabbia sottile e appena più grossa, di colore chiaro tendente al rosato, descrive un arco di trecento metri in posizione riparata; è bagnata da acque che variano dal celeste al verde e ha fondale sabbioso nel primo tratto, poi presto profondo e roccioso. Sul retro ha uno stagno, poi colline ricoperte di macchia. Ai lati si allungano due promontori di scogli e roccia, ricoperti anch’essi da cespugli : davanti, in primo piano, distante tra i tre e i quattrocento metri, l’isolotto chiamato Punta Pedrosa, che offre a sua volta due spiagge in miniatura; subito oltre l’isola di Figarolo e la linea sinuosa del litorale, sul quale si affaccia il paese con le strutture del porto, fin verso le falesie di capo Figari; più lontani la penisola che si conclude con capo Ceraso e la massa calcarea di Tavolara.
La grande mappa delle spiagge della Sardegna
Se poi ci si dirige a nord o a sud, a piedi o in barca, si scoprono le altre spiagge che si allineano numerose lungo questo tratto di costa. Oltre che di aree per la sosta cala Sassari dispone di bar e ristorante, di noleggio di ombrelloni e di barche; di percorso agevolato per i portatori di handicap. L’accesso, si diceva, è dalla provinciale 82 che arriva da Olbia: a 13 chilometri circa dalla città e a 4.5 da Golfo Aranci si trova in direzione del mare la deviazione, segnalata: il percorso sino alle aree di parcheggio, parte asfaltato parte sterrato, non raggiunge il chilometro di lunghezza.
