La Nuova Sardegna

Poliziotti “sequestrati” da 47 migranti

di Luca Fiori
Poliziotti “sequestrati” da 47 migranti

Nigeriani e maliani barricati nell’hotel che doveva ospitarli: con loro anche i proprietari dell’albergo e l’autista del bus

19 agosto 2014
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SADALI. Poliziotti e carabinieri tenuti in ostaggio e sotto pressione da un gruppo di migranti arrivati ieri nell’isola - controvoglia - nell'ambito dell'operazione “Mare Nostrum”. La tensione, già alta dal primo pomeriggio, è salita alle stelle durante la sera ed è diventata una vera e propria rivolta di notte all’interno dell’hotel Janas di Sadali, la struttura alberghiera in cui gli stranieri sarebbero dovuti essere identificati e poi ospitati.

Si tratta di 47 uomini per la maggior parte nigeriani e alcuni del Mali, arrivati ieri a Cagliari da Napoli, che si sono barricati all’ingresso dell’hotel impedendo alle forze dell’ordine di uscire dalla struttura. Motivo della rivolta la destinazione di Sadali per niente gradita dagli stranieri. I migranti hanno protestato con le forze dell'ordine perché non volevano stare nel piccolo centro della Barbagia di Seulo. Arrivati davanti all'albergo si sono prima rifiutati di scendere dal pullman, poi hanno inscenato una protesta, con una sorta di recinto fatto di bidoni e cassonetti dei rifiuti dentro il cortile dell’hotel, all’interno del quale hanno rinchiuso un capitano dei carabinieri, tre poliziotti del commissariato di Lanusei e due operatori della Scientifica di Nuoro e cinque civili: i proprietari dell’albergo, gli operatori e l’autista del pullman. Poi durante la notte hanno acceso un fuoco, forse per scaldarsi, mentre le forze dell’ordine attendevano rinforzi. Fuori sono rimasti due poliziotti e un carabiniere che avrebbero dovuto dare il cambio turno ai colleghi. Durante la notte è arrivata a Sadali una pattuglia della squadra volante, ma fino a mezzanotte non era ancora arrivato nessun funzionario di polizia che potesse prendere in mano la situazione. Il segretario generale provinciale della Uil Polizia Giovanni Cabras, avvertito dell’accaduto, è intervenuto per chiedere: «Come mai sia stato utilizzato un così esiguo numero di uomini per un trasporto di 47 persone? Come mai, nonostante la situazione fosse tesa dal pomeriggio nessun funzionario a mezzanotte fosse ancora arrivato a Sadali? Come mai - si chiede ancora il sindacalista - non sia stato avvisato il reparto mobile di Cagliari? Questi servizi organizzati in modo superficiale - conclude Cabras - si ripercuotono sulla sicurezza dei poliziotti e delle altre forze di polizia. Chiederemo spiegazioni al dipartimento sulla gestione del servizio di Sadali». Degli altri stranieri arrivati ieri da Napoli cinque migranti sono stati trasferiti al Centro di prima accoglienza di Elmas, che raggiunge così quota 305 ospiti. Nelle prossime settimane non è escluso l'arrivo di altri stranieri.

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