La Nuova Sardegna

VALLEDORIA. Sono tante in Sardegna le spiagge che hanno sul retro uno specchio d’acqua dolce o salmastra; ma ne sono separate da dune, o per lo meno dalla vegetazione. Quella di San Pietro, a Valledoria, è invece “double face” perché, conformata “a schiena d’asino”, ha un versante che si rivolge verso il mare e uno che si rivolge verso l’interno, dove è bagnata dal tratto terminale del fiume Coghinas, parallelo alla linea della battigia.

Per di più il fiume, privo della forza necessaria, in estate, per sfociare, è “tappato” da una distesa di sabbia, e la spiaggia assume in quel punto una larghezza enorme. Di questa insolita conformazione ci si può rendere conto a colpo d’occhio dallo spiazzo nel quale si parcheggia, intorno alla chiesetta che ha dato il nome al luogo, che è più alto di una ventina di metri. Si vede anche che la distesa di sabbia continua sia a est, verso Badesi, sia a ovest, verso La Ciaccia; sul fondo campeggiano nel primo caso la massa allungata dell’Isola Rossa, nel secondo il profilo di Castelsardo.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna

La sabbia di San Pietro, profonda e soffice, è di colore grigio chiaro; il mare, azzurro con sfumature verdi, solitamente limpido, si increspa facilmente perché il golfo (dell’Asinara) è molto aperto; il fondale è sabbioso ma si fa profondo rapidamente. I bagnanti arrivano numerosi, e vengono perciò garantiti servizi come il bar, il noleggio di ombrelloni e barche; altri vengono garantiti nel vicino villaggio e a Valledoria.

Le acque del mare e del fiume sono frequentate dagli appassionati degli sport subacquei e della vela, in particolare il kitesurf, e le rive del Coghinas sono apprezzate dagli amanti della natura e del bird-watching. Per raggiungere San Pietro si imbocca dalla strada a scorrimento veloce per Santa Teresa lo svincolo per Valledoria-La Muddizza. Si passa ai margini di questa frazione e dopo quattro chilometri si trova la deviazione che con un percorso di 700 metri conduce alla chiesetta.