La Nuova Sardegna

OLBIA. Anche a Olbia si può provare imbarazzo a scegliere tra le numerose spiagge, distribuite parte a nord parte a sud della città; ma se si sceglie questo secondo versante del litorale bisogna prendere in considerazione tra le prime quella di porto Istana. La distesa sabbiosa, lunga poco più di mezzo chilometro, descrive un leggero arco al fondo di un’insenatura, ben protetta dal capo Ceraso, la penisoletta che chiude a sud il golfo di Olbia. La sabbia, di colore grigio chiarissimo, contrasta con il rosso vivo degli scogli granitici che la delimitano, e affiorano qua e là; le acque, raramente agitate in un angolo così riparato, sono limpidissime, con le sfumature dell’azzurro chiaro, e il fondale si approfondisce molto lentamente, con fondo sabbioso adatto anche ai bambini e ai bagnanti meno esperti.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna

La vista è chiusa ai lati da promontori rocciosi, mentre di fronte dominano le isole Tavolara e Molara. Procedendo lungo gli scogli del lato destro si trova una serie di piccole spiagge, ben quattro, che si succedono separate da sipari di granito. Subito dietro il terreno è ricoperto di alberi, tra i quali spuntano le case dei villeggianti. Qualche strada minore consente di dirigersi verso il capo Ceraso, lungo i pendii dei colli Maladromì e Mandriolo, ricoperti di una fitta vegetazione, e di cogliere scorci sul litorale. Molto frequentata la spiaggia è dotata di bar e ristorante, noleggio di ombrelloni e di barche e percorso agevolato per portatori di handicap. Il parcheggio che si trova sul retro è angusto, ma viene assicurato il collegamento con la città per mezzo di autobus. La località si raggiunge facilmente dalla vecchia statale 125 Orientale sarda: all’altezza della frazione di Murta Maria si trova una rotatoria. Dopo due chilometri si arriva a destinazione.