La Nuova Sardegna

Santu Giuanne, acque limpide e sabbia grigia nel litorale di Posada

di Salvatore Tola
Santu Giuanne, acque limpide e sabbia grigia nel litorale di Posada

04 settembre 2014
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POSADA. Nei secoli passati il litorale di Posada era disabitato, unica presenza era la torre costruita sulla riva agli inizi del Seicento, a protezione del piccolo approdo di La Caletta. Solo un paio di secoli dopo, quando il pericolo delle incursioni saracene si andò allentando, gli abitanti dell’interno ci costruirono una piccola chiesa campestre. La dedicarono a San Giovanni Battista e, quasi a sancire la ripresa confidenza con la distesa marina, la chiamarono “Santu Giuanne ’e Mare”; e avviarono la consuetudine di venire per la festa ogni anno, verso fine di giugno. C’è così oggi una spiaggia, detta naturalmente di San Giovanni (come d’altra parte anche la torre), che si stende tra questi due monumenti.

La grande mappa delle spiagge della Sardegna

Lunga qualche decina di metri, ha sabbia di colore grigio, di grana grossa ma profonda; acque limpide che sfumano dal celeste all’azzurro; fondale sabbioso che digrada dolcemente oltre la riva. Sul retro si stende una piccola pineta che serve di ristoro nei giorni più caldi. Sia da un lato che dall’altro la sabbia è delimitata da distese di scogli di granito che i bagnanti frequentano per esplorarne gli anfratti o per guadagnare angoli di solitudine. A settentrione la vista si allunga sulle spiagge che fanno corona alla foce del rio Posada; a meridione le strutture del vicino porto nascondono la spiaggia della Caletta ma lasciano vedere la borgata marina di Santa Lucia. La spiaggia di “Santu Giuanne” non è dotata di servizi, a parte le aree di sosta che si trovano lungo le strade adiacenti; ma sono numerosi quelli offerti nelle vicine borgate balneari di San Giovanni e della Caletta: bar e ristoranti, naturalmente, ma poi anche alberghi, camping, farmacia, guardia medica, sportello per le informazioni. L’accesso alla spiaggia è facilissimo dalla vecchia statale 125, l’Orientale sarda, che la sfiora; ma c’è anche una strada di sei chilometri che conduce qui da Siniscola, e quindi dalla vicina superstrada Nuoro-Olbia.

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