La Nuova Sardegna

influenza

Morte due anziane dopo il vaccino

di Vincenzo Garofalo e Tamara Peddis
Morte due anziane dopo il vaccino

Le vittime sono una donna di Iglesias di 88 anni e una di Silì di 72. L’assessore Arru: calma, non c’è nessuna relazione certa

01 dicembre 2014
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SASSARI. Difficile mantenere il sangue freddo. Perché anche nell’isola si registrano le prime vittime legate in qualche modo al vaccino antinfluenzale. La prima è Lucia Nardi, 88 anni di Iglesias. Il suo decesso risalirebbe a una settimana fa. La seconda persona è morta in realtà al policlinico Sant’Orsola di Bologna. Dorina Atzori, 72 anni, viveva in Emilia da quasi mezzo secolo, ma era nata a Silì,a due passi da Oristano. Entrambi avevano fatto il vaccino.

Lucia Nardi. La donna, 88 anni è morta a Carbonia alcuni giorni dopo aver fatto il vaccino antinfluenzale. Lucia Nardi vivva a Iglesias. La morte risale a qualche settimana fa. Due giorni dopo il decesso un parente della vittima, insospettito dal fatto che la morte fosse avvenuta a poca distanza di tempo dalla somministrazione del vaccino contro l'influenza, ha informato i medici. La Asl 7 verifica se possa esistere un rapporto tra vaccino e decesso. L'anziana aveva delle patologie legate all'età, ma il fatto che la morte sia avvenuta qualche giorno dopo il vaccino, ha suscitato molte perplessità tra i parenti.

L’annuncio di Arru. «Una donna di 88 anni è morta a Iglesias dopo che le è stato somministrato il vaccino antinfluenzale, ma possiamo escludere qualsiasi relazione tra il decesso e il Fluad». Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità lancia la bomba con nonchalance e sicurezza a Sassari, durante un convegno sulla riforma sanitaria sarda. Cerca di evitare ogni allarmismo ed è pronto a giurare che la morte dell’anziana signora nell’Iglesiente non ha nulla a che fare con il Fluad: «La paura del vaccino può avere ripercussioni drammatiche, le persone a rischio devono fare il vaccino antinfluenzale senza alcun timore. La signora deceduta a Iglesias aveva 88 anni ed era diabetica», spiega l’assessore, «bisogna anche accettare che esiste un destino».

A rendere Arru così sicuro da escludere qualunque allarme vaccino sui lotti di Fluad distribuiti in Sardegna è una relazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), l’organismo che si occupa della farmacovigilanza su tutto il territorio nazionale, e che raccoglie e analizza caso per caso tutte le segnalazioni di reazioni sospette ai medicinali. «La donna è morta il 4 novembre, dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale. Il caso è stato segnalato all’Aifa, alla quale è stato inviato un rapporto dettagliato, e ora l’Agenzia ha risposto inviando un primo rapporto con cui, in seguito alle verifiche svolte, esclude ogni possibile relazione fra il decesso della signora di Iglesias e l’assunzione del vaccino Fluad», precisa l’assessore regionale. «Quindi, mi raccomando, non bisogna avere paura del vaccino. Lo ripeto, per le persone a rischio, non vaccinarsi contro l’influenza potrebbe avere effetti davvero drammatici, che vedremo quando la sindrome influenzale raggiungerà il suo picco, in questi prossimi due mesi».

In Sardegna è stato individuato e bloccato da parte del servizio di Igiene pubblica un lotto di vaccini ritirati in via cautelativa dall'Aifa, il numero 1420701, alla Asl 5 di Oristano. Contestualmente il direttore generale della stessa Asl ha emanato una direttiva con la quale i medici di medicina generale sono stati avvertiti affinché il vaccino non venga somministrato.

Dorina Atzori. La donna è morta al policlinco di Bologna, dopo avere fatto il vaccino, che non era della Novartis. Ma il magistrato ha dato in ogni caso incarico ai Nas di sequestrare la cartella clinica e ha aperto una inchiesta. La donna era emigrata con la sorella maggiore negli anni '60 a Bologna. Lei era invalida e veniva assistita. A Silì manteneva la sua casa all'ingresso della popolosa frazione di Oristano. A Silì si trovano anche i due fratelli, e diversi nipoti. Una sorella, più giovane vive a Sassari. La notizia della sua morte si è sparsa ieri sera al termine della messa a San Michele. Ma nessuno dei paesani conosceva le cause della sua morte.

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