La Nuova Sardegna

Scorie nucleari, il 7 giugno protesta contro il deposito in Sardegna

Uno striscione sul Bruncuspina contro il deposito di scorie nucleari in Sardegna
Uno striscione sul Bruncuspina contro il deposito di scorie nucleari in Sardegna

Il comitato organizzatore del Nonucle-day: «La carta delle aree idonee potrebbe essere consegnata entro la metà del mese»

02 giugno 2015
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CAGLIARI.  Il Coordinamento comitados Nonucle-Noscorie, ha indetto per domenica 7 giugno la Nonucle-die, Nonucle-day contro l’ipotesi di stoccaggio di scorie nucleari in Sardegna.

Il comitato ha invitato tutti i cittadini, gli emigrati, le istituzioni civili, le istituzioni ecclesiastiche, le associazioni di volontariato, i comandi antincendio, le autorità portuali, le associazioni di categoria e tutti quelli che operano in
Sardegna in qualsiasi campo a aderire all’iniziativa.

La richiesta rivolta a tutti è quella di «assumersi la responsabilità generazionale che deriva dal fatto che il futuro della Sardegna dipenderà dall’impegno con cui la generazione sarda vivente saprà difenderla dal disastro del gravame nucleare, disastro che non ha confronti nella storia del popolo sardo e che graverebbe sulle generazioni future per sempre». 

In una nota si afferma che «il presidente della Sogin Giuseppe Zollina, in occasione della visita guidata alla centrale nucleare dismessa di Latina, ha dichiarato che la carta delle aree potenzialmente idonee per ospitare il deposito nazionale unico delle scorie radioattive, sarà consegnata da Sogin entro la fine di maggio e i primi quindici giorni di giugno».

Dalla data di pubblicazione - si legge nel comunicato - «i siti scelti avranno solo due mesi per motivare la loro opposizione e addurre la documentazione necessaria a sostegno. L’attenzione dei sardi deve essere alta perchè la Sardegna, in quella lista, sarà ai primi posti. Non possiamo permettere che la Sardegna sia umiliata dal peggiore gravame che potrebbe essere imposto ad un territorio, che venga distrutta la nostra immagine, la nostra economia, la nostra salute la nostra libertà di autodeterminazione».

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