La Nuova Sardegna

Vacanze devastanti: quando i turisti lasciano il segno sulle spiagge della Sardegna

Il recupero di una barca a vela con l'escavatore a Porto Taverna
Il recupero di una barca a vela con l'escavatore a Porto Taverna

Dalla roccia della tartaruga sfregiata a Cala Girgolu al Suv anfibio sbarcato a Budelli: dieci storie di uso improprio delle bellezze naturali della nostra isola

04 giugno 2015
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Quando tre suore sudamericane, venerdì 29 maggio, sono piombate sulla spiaggia di Marinella a bordo di un Suv guidato da un autista locale, è ripartito il classico tormentone dell'«estate dei cafoni». Certo, dare delle «cafone» alle tre religiose in vacanza è decisamente eccessivo. Al massimo hanno peccato di superficialità, di ingenuo entusiasmo per le bellezze della Sardegna.

Ma non c’è dubbio che l’avventura balneare delle suore abbia dato ufficialmente il via, per il 2015, alla solita lunga serie di episodi di maleducazione e arroganza, di noncuranza dei divieti, se non addirittura di vandalismo.

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Pochi giorni dopo l'episodio di Marinella un altro Suv, questa volta con a bordo due turisti tedeschi, è apparso sulla spiaggia Feraxi di Muravera, ma è rimasto insabbiato dando tutto il tempo ai vigili urbani di accorrere e di infliggere una multa da 600 euro.

Vacanze devastanti, più che vacanze intelligenti. Gesta discutibili a cui gli autori danno giustificazioni logistiche, ludiche, professionali, artistiche. Vi riproponiamo dieci storie, una piccola antologia che parte da molto lontano.

Una visita agli archivi cartacei della Nuova Sardegna, tra buste impolverate, foto ingiallite e raccolte rilegate, ha riportato alla luce un vero cimelio. La pietra miliare di tutti gli attentati alle bellezze naturali della Sardegna.

  • La decapitazione della «tartaruga» di Cala Girgolu

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Il 20 agosto 1993 undici turisti arrivati a Cala Girgolu a bordo di uno yacht decidono di procurarsi un indimenticabile souvenir della loro vacanza in Sardegna e decapitano la «tartaruga», una scultura naturale immortalata sulle riviste di mezzo mondo. Alcuni di loro arrivano in gommone fino alla roccia e ne tagliano una parte - quella che a tutti è sempre apparsa come la «testa» - davanti a duecento bagnanti allibiti e indignati. Poi tornano sulla barca con il trofeo di granito. Lo sfregio alla roccia di Cala Girgolu diventa un caso nazionale. I turisti saranno identificati, la magistratura aprirà un'inchiesta, si arriverà al processo. Tre anni dopo, il 20 agosto 1996, la tartaruga sarà restaurata. Ma verrà di nuovo colpita nel febbraio del 1997, imbrattata di vernice bianca e con la testa mandata in frantumi.

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Nell'ottobre 2014 la spiaggia di Liscia Ruja, una delle più belle della Costa Smeralda, diventa il set di un servizio fotografico non autorizzato sull’ultimo modello della Passat Volkswagen. La polizia locale infligge una multa di 5mila euro ciascuno a tre giornalisti stranieri che hanno organizzato la «sfilata» di due auto sulla spiaggia per immortalarle. Tutto all'insaputa della casa automobilistica che ospita all’hotel Romazzino di Porto Cervo la presentazione della vettura.

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Sempre nel 2014, in settembre, due motociclisti fanno sfoggio della loro abilità a Cala Sisine. Sfrecciano a tutta velocità tra i bagnanti, ma qualcuno li riprende con un cellulare e chiama la polizia. Per i centauri una sanzione di 167 euro a testa. Identica sorte era toccata, nel 2013, a un turista francese per la stessa violazione.

Ma torniamo ai Suv. Se l'autista delle tre suore ha portato il suo in riva al mare, un turista lombardo nell'agosto 2014 ha fatto sicuramente meglio. Ha parcheggiato sulle dune della spiaggia di Bunte, vicino a Porto Istana, vicino a ombrelloni e asciugamani. Anche in questo caso i bagnanti si sono ribellati e hanno chiamato i vigili urbani. Obbligatoria la multa.

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Nell'agosto del 2013 la tramontana spinge sugli scogli di Porto Taverna l'imbarcazione di due velisti tedeschi. Siccome recuperarla via mare sarebbe stato troppo costoso, i due marinai aspettano la notte e tornano sul luogo del naufragio con un piccolo escavatore. Ma l'operazione non è rapida come previsto e quando arriva la luce del giorno i primi bagnanti trovano i due tedeschi ancora indaffarati. Anche in questo caso parte la segnalazione alle autorità e i velisti devono spendere non soltanto per la sanzione, ma anche per il recupero via mare che volevano assolutamente evitare.

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Guardate che cosa è successo nell'agosto del 2013 a un quartese su una spiaggia di Muravera. Ignorando tutti i divieti, è arrivato con la sua Renault Dacia Duster fin quasi al bagnasciuga. Purtroppo per lui la macchina si è arenata. Avvertiti dai bagnanti, i vigili urbani sono arrivati in tempo per infliggere una multa.

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Nel giugno 2013 sulle dune di Piscinas viene realizzato un servizio dedicato al nuovo modello di moto fuoristrada della Ktm. Le riprese vengono trasmesse dal Tg2: la moto sfreccia a tutta velocità e con grande tenuta nel paradiso naturalistico, guadando corsi d’acqua, infilandosi fra i ginepri secolari, salendo gli scalini del vecchio sito minerario e zigzagando sulle dune con spettacolari testacoda che sollevano nuvole di sabbia.

  • La roccia colorata con lo spray a Lu Impostu

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Nel settembre 2012 i vandali deturpano con lo spray una roccia della spiaggia di Lu Impostu: il graffito giallo, rosso e blu è evidentissimo e domina la caletta a nord di San Teodoro.

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«Voglio lasciare il segno del passaggio di un'artista»: così nell'agosto del 2007 la presentatrice televisiva Eleonora Brigliadori giustifica la tinteggiatura di due rocce della scogliera di Li Tegghjacci, a Portobello di Gallura. I testimoni dell'inusuale performance non ritengono sufficiente la spiegazione e informano i vigili urbani di Aglientu. La Brigliadori paga una multa e sostiene le spese per la pulizia della roccia. La presentatrice e il marito vengono anche denunciati per aver dipinto un cartello stradale, ma nel 2009 sono prosciolti dall'accusa di danneggiamento.

  • Lo sbarco a Budelli con un anfibio

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Tra tutte le imprese estive raccontate dalla Nuova Sardegna, la più spettacolare è senz'altro lo sbarco a Budelli di un imprenditore milanese a bordo di un veicolo anfibio. Siamo nell'agosto 2009. «Non amo la pubblicità», commenta il turista, dicendosi stupito per il clamore suscitato da quell'automobile spuntata dalle acque del più prezioso e protetto gioiello dell'arcipelago maddalenino.
 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2013/06/04/news/le-grandi-dune-di-piscinas-violate-dalle-moto-enduro-1.7195565?ref=search
Le dune di Piscinas violate dagli enduro di Tg2 Motori
Arbus, le
discutibili esibizioni sulle due ruote trasmesse in tv da Tg2 Motori. Ancora una volta il paradisiaco scenario impunemente utilizzato per programmi televisivi e spot –

http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2012/09/11/news/imbrattata-una-roccia-a-lu-impostu-1.5680095?ref=search
Imbrattata una roccia a Lu Impostu
I vandali della bomboletta hanno colpito ancora, deturpando una roccia della spiaggia di Lu Impostu. Da due giorni un graffito giallo, rosso e blu domina la caletta a nord di San Teodoro. Ignoto l’au...


http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/foto-e-video/2009/08/23/fotogalleria/suv-sbarca-a-budelli-br-l-auto-anfibia-sulla-spiaggia-1.3301735?ref=search#1
"Non amo la pubblicità. Sono venuto alla Maddalena per trovare alcuni amici e non pensavo di suscitare tutto questo caos con una piccola sosta in spiaggia". Si difende così, Alberto Dubini, l'imprenditore milanese di 60 anni, protagonista di uno "sbarco anfibio" nella vietatissima isola di Budelli. Dopo il blitz di carabinieri e Guardia costiera, Dubini ha ripreso il mare col suo "Amphi Ranger", diretto all'isola di Santo Stefano ma non senza problemi per i numerosi cambi di rotta che ha dovuto compiere per evitare il traghetto di linea. Intanto il presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago, Giuseppe Bonanno, ha presentato un esposto denuncia alla magistratura.

 

Prosciolta la Brigliadori

TEMPIO. La show girl Eleonora Brigliadori e il marito Claudio Gilbo sono stati prosciolti, ieri, dall'accusa di aver danneggiato un cartello stradale ad Aglientu. Per l'aver dipinto alcune rocce sul litorale con secchiate di tinta turchese l'artista ha invece pagato una multa.


 

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