La Nuova Sardegna

Ora GoinSardinia rischia il fallimento

Ora GoinSardinia rischia il fallimento

La Sinergest, che gestisce i servizi nel porto di Olbia, ha avviato la richiesta al tribunale di Tempio

05 giugno 2015
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TEMPIO. Piove sul bagnato per la già inguaiata società di navigazione GoInSardinia, finita al centro di alcune inchieste penali, di un contenzioso civile che ha portato all’emissione di un sequestro preventivo per cinquecentomila euro e, ieri, alla richiesta di fallimento avanzata dalla Sinergest, la società che a Olbia gestisce i servizi portuali. Ieri mattina Giampaolo Scano – il presidente del consorzio di imprenditori e operatori turistici isolani che amministra la società – si è presentato davanti al giudice delegato accompagnato dal suo legale, l’avvocato Tommaso Masu, e ha chiesto un rinvio della decisione «in attesa che venga definito l’arbitrato londinese».

Il magistrato delegato, Alessandro Di Giacomo, ha preso a riserva il fascicolo processuale e, nei prossimi giorni, dovrebbe decidere se dichiarare o meno il fallimento della compagnia privata di navigazione che, lo scorso anno, lasciò a terra oltre 12 mila passeggeri senza alcuna protezione, costringendo intere famiglie di vacanzieri a pagare il biglietto per poter rientrare a casa.

Un migliaio di questi, attraverso la class action intentata da Codacons, ha messo in mora la società ottenendo dal giudice civile Elisabetta Carta il sequestro preventivo di beni o danaro per mezzo milione di euro. Ma la società presieduta da Giampalo Scano non possiede alcun bene, mentre non è chiaro se qualcosa, dei soldi incassati con la vendita dei biglietti dello scorso anno, sia rimasto nelle casse aziendali.

I legali della Sinergest (lo studio dell’avvocato Stefano Asara) hanno presentato al magistrato un conto che supera i 220 mila euro, un debito accumulato per gli accosti della nave di GoInSardinia (la El Venizelos) e le tasse regionali per il transito dei passeggeri nella stazione marittima di Olbia. Il legale della ex società di navigazione, l’avvocato Tommaso Masu, ha chiesto al magistrato delegato di rinviare di alcuni mesi ogni decisione per garantire le maestranze, nel caso in cui vada a buon fine un arbitrato internazionale che sarebbe stato avviato a Londra e che vede chiamata in causa la società greca Anek Lines (l’armatore del traghetto El Venizelos) per indadempienza contrattuale. «Dobbiamo tutelare i 28 dipendenti di GoInSardinia che, nel caso di una dichiarazione di fallimento – ha detto ieri l’avvocato Masu – non incasserebbero neppure un euro di quanto spetta loro per il lavoro svolto lo scorso anno. Si tratta di una decina di ragazza che lavoravano al call center della compagnia e del personale impiegato negli uffici di Olbia e Santa Teresa di Gallura». Il giudice, Alessandro Di Giacomo, deciderà nei prossimi giorni il destino della società.

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