La Nuova Sardegna

Guspini, catturato il leopardo

La vignetta di Gef Sanna che ricorda la pantera di Bultei ancora in libertà
La vignetta di Gef Sanna che ricorda la pantera di Bultei ancora in libertà

Ripreso con una rete dal proprietario, già avviati accertamenti sull’Odry Zoo

09 giugno 2015
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GUSPINI. L’incubo del leopardo in fuga è durato fino all’1 e mezzo dell’altra notte, poi l’animale è stato catturato e riportato nella sua gabbia all’Odry Zoo, parco animali privato lungo la strada per Montevecchio. Undici ore di allarme, domenica pomeriggio e sera, con ricerche spasmodiche nelle campagne e attorno alle prime case della periferia di Guspini, distante meno di 2 chilometri.

Tutto è finto bene, ma sono state ore di forte apprensione, soprattutto dopo l’arrivo dell’oscurità serale. La consapevolezza del pericolo costituito da un animale feroce in libertà aveva fatto scattare l’emergenza, con tanto di appello sito del Comune alla popolazione perché nessuno si avventurasse a piedi, in bici o in scooter nelle aree vicine allo zoo. Nella zona era stato costituito un cordone di sicurezza con pattuglie di carabinieri, agenti del Corpo forestale, volontari della protezione civile impegnati nella perlustrazione, proseguita al buio con i fari della auto. È stato poi lo stesso proprietario del giardino zoologico - dove vivono nelle gabbie una decina di grossi felini, scimmie e altri animali esotici - a catturare il suo leopardo, di 3 anni e mezzo (è nato in cattività nello zoo).

L’intervento è avvenuto dopo la segnalazione di un automobilista a una pattuglia della Forestale nella località Pratzidus. L’animale era in un orto e non riusciva più a uscire dall’appezzamento passando attraverso la recinzione. Poco più tardi di mezzanotte Marino Nonnis, 49 anni, si è precipitato sul posto assieme al fratello: senza esitazioni ha scavalcato la rete e provato ad avvicinarsi al felino, spaventato e innervosito dalle luci. Haq quinid icercato di fuggire nuovamente e si è aggrappato con gli artigli alla recinzione in una sorta di difesa. Ma il suo padrone gli ha parlato per tranquillizzarlo, si è avvicinato con voce suadente e gli ha gettato sopra una rete da pesca.

Imprigionato fra le maglie, il leopardo è stato poi preso per la coda, trascinato fuori attraverso un varco e issato sul cassone di un pick-up, per poi essere riportato allo zoo e rinchiuso nella sua gabbia. Su quanto avvenuto ci sarà un seguito. Carabinieri e Forestale verificheranno le condizioni dello zoo per accertarne la sicurezza, altrettanto farà il Comune sotto l’aspetto amministrativo.

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