La Nuova Sardegna

Valledoria

Sì al pocket money: pace fatta

di Giulio Favini
Sì al pocket money: pace fatta

Rientra la protesta, gli ospiti potranno decidere cosa mangiare

13 giugno 2015
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VALLEDORIA. È rientrata la protesta della comunità dei migranti ospiti nell’ex casa di riposo di Valledoria. Dopo diverse ore di trattative tra alcuni rappresentanti della comunità dei profughi e i responsabili della cooperativa che gestisce la struttura, si è arrivati a un accordo. I migranti lamentavano essenzialmente due cose: la scarsa qualità e quantità del cibo e lamancata erogazione del pocket money, l’importo giornaliero stabilito dallo Stato. Ora l’intesa prevede che gli ospiti, circa una ottantina, possano scegliere settimanalmente un menu tra i vari proposti dalla cooperativa. Anche le porzioni, è stato garantito, saranno più abbondanti. Non solo. L’accordo prevede che i ticket da 2,50 euro da spendere in un supermercato siano al più presto convertiti in pocket money. La soluzione è stata considerata soddisfacente dai migranti che hanno deciso di chiudere la protesta e sono rientrati nella struttura di accoglienza. Nei giorni scorsi i loro malumori avevano reso pesante l’atmosfera a Valledoria, dove era forte il timore che la protesta, manifestata con cartelli e striscioni esposti all’esterno della casa di riposo, sfociasse in gesti più eclatanti. L’amministrazione comunale, che ha tenuto la situazione sotto strettissimo controllo durante l’ultima settimana, ora può tirare un sospiro di sollievo.

«Finalmente – commenta l’assessore ai Servizi sociali Beatrice Serra che più di altri ha seguito in prima persona la vicenda –. La protesta è rientrata a tarda notte, dopo che i rappresentanti della cooperativa hanno promesso ai nostri ospiti che entro 10 giorni potranno avere i pocket money e inoltre potranno scegliere tra le pietanza proposte dalla cooperativa quelle che preferiscono».

La conclusione della protesta è stata accolta con soddisfazione in paese. A Valledoria la convivenza con i migranti – dopo le perplessità iniziali per il loro arrivo imposto dalla prefettura – è sempre stata molto pacifica. Al loro arrivo i migranti erano stati accolti tra gli applausi e persino qualche lacrima di commozione. E in paese è scattata subito la gara di solidarietà.

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