La Nuova Sardegna

elezioni comunali

Ballottaggi choc, parla Soru: ha vinto la voglia di cambiare, la gente chiede risposte

Renato Soru
Renato Soru

Il segretario del Partito Democratico avvia la riflessione sulla pesante sconfitta del centrosinistra che ha perso Nuoro, Porto Torres e Sestu

15 giugno 2015
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CAGLIARI. Il terremoto elettorale scuote il Partito Democratico della Sardegna. Renato Soru, il segretario regionale, apre subito la riflessione. Le clamorose e pesanti sconfitte a Nuoro e a Porto Torres, oltre a quella di Sestu, lasciano il segno e fanno prevedere una profoda discussione interna. Un segnale è il rinvio a venerdì della direzione regionale del partito prevista per il pomeriggio odierno.

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«A Nuoro, Sestu e Porto Torres _ afferma Renato Soru _ il voto non ci ha premiato, e questo impone una riflessione approfondita al nostro partito e a tutto il centro sinistra. A pesare, in una situazione resa difficile dalla lunga crisi economica, è stato il forte astensionismo e l’inefficacia di una politica locale spesso autoreferenziale e divisa per appartenenze, incapace di dare risposte concrete alle comunità».

«Il calo dell’affluenza _ prosegue Soru _, in particolare, è un sintomo preoccupante di sfiducia a cui il Partito Democratico non può rimanere indifferente: il Pd è nato per allargare la partecipazione, per consentire ai cittadini di avere una casa dove discutere del destino della propria comunità. In queste amministrative evidentemente questo non è avvenuto. Abbiamo visto all’opera invece nuovi catalizzatori di energie, nuovi soggetti la cui influenza è inversamente proporzionale all’efficacia della proposta politica dei poli tradizionali. È quello che è successo a Porto Torres, dove dopo cinque anni di centrodestra, l’esigenza di cambiamento è stata interpretata dal M5S meglio di quanto non abbia saputo fare il Pd e un centro sinistra diviso».

«In questo scenario allargato _ aggiunge il segretario regionale Pd _ il Partito Democratico ha la responsabilità ora più che mai di costruire un cambiamento vero, coraggioso, oltre le rendite di posizione e gli equilibri interni. L’unico modo per riuscirci è continuare a discutere nel merito della visione di futuro per l’isola, lavorando sui territori, sulla partecipazione, sulla formazione dei giovani, orientando le istanze delle comunità verso un progetto complessivo. La politica regionale deve fare ad uno scatto in avanti, insieme a tutti noi. Il PD, insieme al centro sinistra, rappresentano l’alternativa più credibile e più lungimirante per l’isola, e nei prossimi mesi saremo chiamati a dimostrarlo».

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