La Nuova Sardegna

Appalti pilotati, una bufera in Goceano

di Gianni Bazzoni
Appalti pilotati, una bufera in Goceano

Quindici indagati, ruolo chiave del primo cittadino di Burgos. Nei guai anche amministratori di Nule e Lodè

19 giugno 2015
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SASSARI. Cercavano gli autori degli attentati contro il comandante e il vice della stazione dei carabinieri di Burgos, invece hanno scoperto una «sindacopoli» basata su rapporti tra amici e colleghi professionisti. Il tutto inserito in un sistema ben collaudato che spaziava dall’affidamento di incarichi a geometri e ingegneri all’aggiustamento di aste pubbliche.

Complessivamente sono 15 le misure cautelari interdittive notificate ieri dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari e della compagnia di Bono. Il personaggio principale dell’inchiesta è il sindaco di Burgos Salvatore Arras, 55 anni, rieletto due settimane fa. Il geometra - secondo quanto è emerso dalle indagini - sarebbe coinvolto nei tre episodi più gravi dell’inchiesta.

La falsa determina. Insieme a Maria Antonietta Salis, 61 anni, responsabile dei servizi finanziari del comune di Burgos, e a Maria Giovanna Carroni, 44 di Nuoro, commercialista, revisori dei conti dell’amministrazione del Goceano, il sindaco avrebbe retrodatato una determina relativa ai premi di produttività dei dipendenti. In pratica il documento doveva essere prodotto entro il 31 dicembre 2013 per evitare le sanzioni della Corte dei conti. L’operazione, invece, era stata affrontata con grave ritardo (il 20 febbraio 2014) e solo dopo «corretta» e fatta risultare «buona» con tanto di pubblicazione sul sito del Comune. Per questo fatto, Arras, Salis e Carroni sono accusati di falsità materiale in concorso, commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Per il sindaco è stato disposto il divieto di dimora a Burgos, per il responsabile dei servizi finanziari la sospensione integrale dal ruolo di dipendente per sei mesi, mentre la commercialista non potrà svolgere la professione nei prossimi sei mesi.

Impianti fotovoltaici. Nel secondo caso c’è in ballo la manifestazione di interesse per un bando che riguarda l’istituzione di un impianto fotovoltaico da 280mila euro a Burgos. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che il sindaco Salvatore Arras avrebbe contattato un suo collega di studio, Francesco Salis, 33 anni, geometra, nato a Ozieri ma residente a Burgos, per «pilotare» l’assegnazione dell’incarico all’ingegner Angelo Crabolu, 51 anni, all’epoca (nel febbraio 2014) vice sindaco di Nule (in passato sindaco dello stesso Comune). Tra i cinque partecipanti, alla fine la preferenza cadde proprio su Crabolu. A lui e Salis è stato applicato il divieto di esercitare la professione per sei mesi.

La strada a Lodè. Nel terzo, tra gli episodi principali emersi durante l’inchiesta, Salvatore Arras sarebbe stato favorito nell’affidamento di un incarico professionale per la realizzazione di una strada (200mila euro) nel territorio comunale di Lodè. In questa vicenda sono coinvolti Luigi Deffenu, 53 anni di Lodè, vice sindaco del comune nuorese, e il responsabile dell’ufficio tecnico dello stesso ente. Il reato contestato è quello di turbata libertà degli incanti in concorso. Per Deffenu e Farris il gip del Tribunale di Nuoro Claudio Cozzella ha disposto la misura cautelare della sospensione integrale dal servizio per sei mesi.

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