La Nuova Sardegna

Antincendi, via tra le polemiche

Siglata intesa sulla campagna per i roghi boschivi, ma i sindacati dei pompieri sono sul piede di guerra

26 giugno 2015
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SASSARI. Sulla carta è tutto a posto, ora che la convenzione col Corpo dei vigili del fuoco è stata siglata. Ma in realtà la campagna antincendi rischia di partire col piede sbagliato. Peggio: l’apporto dei pompieri per il contrasto dei roghi boschivi non è garantito. Perché i soldi messi sul piatto dalla giunta (600mila euro) sono gli stessi dell’anno scorso e i sindacati dei vigili li giudicano completamente inadeguati. Lo avevano ribadito nei giorni scorsi tentando di far comprendere l’estrema urgenza di fondi per l’acquisto di nuovi mezzi. E ieri, non appena avuta notizia della firma, si sono subito mobilitati preannunciando stati d’agitazione a raffica.

L’accordo coinvolge le direzioni generali di Protezione civile, forestali e vigili. «La Regione non ha fatto tagli rispetto agli anni precedenti», ha spiegato l'assessore dell'Ambiente, Donatella Spano. Il documento ha lo scopo di assicurare la cooperazione nelle attività di prevenzione e lotta, perfezionare la gestione dei Canadair, favorire lo scambio reciproco di dati e informazioni sull’opera dei centri provinciali, della sala unificata permanente e di quelle dei pompieri. Il documento è stato firmato dal viceprefetto vicario di Cagliari Carolina Bellantoni, in rappresentanza del ministero dell'Interno, dal direttore generale della Protezione civile Graziano Nudda, dal comandante dei Forestali Gavino Diana, dal direttore regionale dei vigili Silvio Saffioti e dal dirigente della Protezione civile Paola Botta.

La direzione generale della Protezione civile è responsabile del coordinamento, mentre nelle fasi di pronto intervento i pompieri dovrebbero operare col Corpo forestale. Dal primo luglio al 31 agosto, per 45 giorni da individuare secondo l'andamento meteorologico stagionale, verrà potenziato il dispositivo ordinario di soccorso dei Comandi provinciali di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano con 7 squadre di pompieri che dovrebbero lavorare come una task force mobile sul territorio. Reparti dislocabili «tenendo conto in via prioritaria del Bollettino regionale di previsione del rischio d’incendi boschivi».

«Ma le cose così non possono certo funzionare – denuncia Nino Manca, della Cisl, che guida la protesta assieme ai dirigenti di Cgil e Uil – Hanno buttato 200mila euro in un inutile convegno ad Alghero anziché finanziare nuovi mezzi per noi o, almeno, per i forestali. Voglio proprio capire come faranno a obbligarci a fare straordinari programmati in modo strutturale, quando è previsto solo per le emergenze già in atto».

«So che i comandanti su scala provinciale stanno già tentando di convocarci per discutere i nuovi assetti organizzativi – conclude Manca – Beh, si scordino pure qualsiasi intesa: noi a quegli incontri neppure andremo. E alla fine qualcuno ci dovrà spiegare che cosa succederà dopo le 21 di ogni giorno, quando i vigili saranno come sempre l’unica forza davvero operativa sul campo». (pgp)

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