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Furtei, dopo l’oro soltanto veleni

Furtei, dopo l’oro soltanto veleni

Il Grig chiede a che punto sono i progetti per la bonifica del sito

06 luglio 2015
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CAGLIARI. Quanto resta della miniera di Furtei è al centro di una nuova iniziativa del Gruppo d'Intervento giuridico (Grig), che ha inoltrato una nuova richiesta di informazioni ambientali «riguardo le iniziative svolte dalle amministrazioni pubbliche competenti per contrastare la pesantissima crisi ambientale conseguente all'abbandono della miniera d'oro di Santu Miali». Gli ecologisti chiedono di conoscere «quali attività siano state poste in essere per la messa in sicurezza del cantiere minerario, per la bonifica e il ripristino ambientale e soprattutto «per il pagamento delle spese da parte del soggetto concessionario privato». Interessati il ministro dell'Ambiente, il presidente della Regione, l'assessore regionale dell'Industria, i sindaci di Furtei, Segariu, Sardara, Serrenti e Guasila, il direttore generale dell'Arpas, il Corpo forestale e i Carabinieri del Noe. «La richiesta - spiega Stefano Deliperi in una nota - è stata inviata anche al procuratore della Repubblica di Cagliari e al procuratore regionale della Corte dei conti. Saranno inoltre effettuate le necessarie iniziative per intervenire nei procedimenti penali».

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