La Nuova Sardegna

Abbanoa, il bilancio è ancora positivo

di Luca Fiori
Abbanoa, il bilancio è ancora positivo

L’utile sfiora gli 11 milioni. Il dg Murtas: «Dalle bollette incassiamo 31 milioni al mese contro i 10 di qualche anno fa»

08 luglio 2015
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SASSARI. Per il secondo anno consecutivo il bilancio di Abbanoa, il gestore del servizio idrico della Sardegna, è in attivo. Lo ha anticipato ieri l'amministratore unico dell'azienda, Alessandro Ramazzotti, alla vigilia dell'assemblea dei soci, prevista per stamattina alle 9.30 a Cagliari. Seppure il trend sia «positivo ed in crescita, per effetto del consolidamento dell'azione di recupero» non ci saranno dividendi per effetto di un patto tra i soci (i Comuni e la Regione): tutte le risorse verranno reinvestite.

«Ora Abbanoa incassa in media dai suoi oltre 700mila utenti (8 su 10 pagano regolarmente) 31 milioni di euro al mese, contro i 10 milioni di qualche anno fa» ha spiegato il direttore generale, Sandro Murtas. Stamattina oltre al bilancio consuntivo 2014 verranno portati all'attenzione dell'assemblea dei soci i prossimi obiettivi sino al 2019, la nomina dei tre componenti del Collegio sindacale, la capitalizzazione 2015, e la prima trimestrale del bilancio 2015.

«Il bilancio positivo dell’anno scorso non era casuale ed è il risultato di un lungo percorso di risanamento – ha aggiunto Murtas – quando sono arrivato mi sono trovato davanti un’azienda diversa da quel disastro che veniva descritto». Murtas interpreta questi dati come segnali di un’accresciuta fiducia dei clienti e che potrebbe migliorare già a fine luglio quando gli uffici completeranno la migrazione dai vecchi sistemi informatici al nuovo software Siris in modo da gestire meglio il sistema di fatturazione e fare in modo che l’incubo «bollette pazze» diventi un ricordo. Nel 2014 Abbanoa ha investito 26 milioni di euro per migliorare e rendere più efficienti gli impianti in tutta la Sardegna. I costi operativi risultano inferiori del 20% rispetto al 2002, quando fu varato il Piano d’ambito: all’epoca le varie aziende di gestione dell’acqua avevano costi per 180 milioni di euro l’anno, mentre quelli di Abbanoa nel 2014 sono risultati pari a 191 milioni. Durante l’incontro si è parlato anche dei problemi legati all’assenza di acqua potabile in alcuni centri dell’isola: Sassari vive una delle situazioni più critiche. I dirigenti della società hanno ribadito il “record” sardo: l’85% della risorsa idrica va sottoposta a trattamenti di potabilizzazione prima di essere immessa nelle condotte perché proviene da invasi artificiali, la media nel resto d’Italia si aggira intorno al 25%.

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