La Nuova Sardegna

Prima mossa: alla guida 3 manager isolani

di Giampiero Cocco
Prima mossa: alla guida 3 manager isolani

L’imprenditore nomina ai vertici della compagnia Massimo Mura, Pietro Manunta e Pierre Canu

08 luglio 2015
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MILANO. Una storica firma, quella apposta nel pomeriggio di ieri in uno studio di consulenza amministrativa e legale di Milano, che ha affida – dopo ottanta anni di contestatissima gestione partenopea – il timone di Cin–Tirrenia nelle mani di un trio di amministratori sardi. Sulla plancia di comando della compagnia di navigazione, che da ieri è controllata al cento per cento dell’armatore napoletano Vincenzo Onorato, è salito il neo amministratore delegato Massimo Mura, 52 anni, originario di Macomer, una lunga esperienza manageriale nel settore marittimo avendo ricoperto incarichi di grande responsabilità in Moby, dove si è occupato della gestione del personale e dell’area riservata al trasporto merci. Alla presidenza di Cin–Tirrenia Vincenzo Onorato ha posto invece un imprenditore molto noto a Olbia, Pietro Manunta, 53 anni, la cui impresa familiare ha gestito, per oltre quaranta anni, le concessionarie Fiat e Lancia della Gallura e di Sassari.

Al delicato e importante settore merci è stato invece designato un altro olbiese, Pierre Canu, 52 anni un manager che ha acquisito specifiche competenze in decenni di direzione nel campo del trasporto marittimo, dalla ex compagnia Lloyd al gruppo Moby.

All’armamento, il controllo dell’operatività e la gestione delle navi, Vincenzo Onorato ha invece posizionato il suo immancabile braccio destro (già presente, come rappresentante dell’armatore, nei precedenti consigli di amministrazione di Cin –Tirrenia) Giuseppe Savarese, l’ammiraglio che ha applicato all’intera flotta Moby le ultime tecnologie esistenti sul mercato per ridurre i costi del bunkeraggio, una delle voci che incidono pesantemente sul costo dei biglietti. Le stesse tecnologie (eliche e riduttori) che Cin–Tirrenia ha scelto per i traghetti di nuova generazione. «L’obiettivo primario che ci poniamo come neo amministratori della compagnia di navigazione che, tradizionalmente, svolge la sua principale attività da e per i porti dell’isola, e quindi al servizio dei sardi – ha detto ieri Massimo Mura, neo Ad di Cin–Tirrenia – è quello di migliorare e ampliare i servizi che la nuova Tirrenia, con l’avvento di Cin, ha già dimostrato di perseguire. Ringrazio il personale di bordo e quanti lavorano per la compagnia a terra per il loro quotidiano impegno, che ho certezza non mancherà d’essere confermato anche in futuro. La ragione sociale della compagnia di navigazione è quella di garantire la continuità territoriale da e per l’isola, e sulla base di questo incarico avuto in concessione applicheremo il massimo sforzo aziendale al fine di mantenere e migliorare gli standard di qualità sinora offerti. Con un costante monitoraggio sulle tariffe applicate sul trasporto sia delle persone che delle merci il cui importo sarà, nei limiti del possibile, rimodulato e ridotto tenendo conto del fatto che le politiche tariffarie sono state stabilite dallo Stato al momento della concessione». Per discutere (anche) di questo delicatissimo punto un incontro è già stato fissato, a Cagliari, tra i nuovi vertici di Cin–Tirrenia e i responsabili dell’assessorato regionale ai trasporti. Il cambio ai vertici della compagnia di navigazione è il primo passo della nuova gestione «che sarà attuata nel segno della continuità – ha voluto precisare l’Ad Massimo Mura – in Cin–Tirrenia. Ora non resta che attendere le ulteriori mosse di Vincenzo Onorato il quale, dopo l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di Cin Tirrenia non ha rilasciato alcuna dichiarazione. L’armatore, che non ha mai fatto mistero d’avere un occhio di riguardo per l’isola «dove la mia famiglia, da oltre tre generazioni, opera nel campo dell’armamento marittimo», avrebbe in serbo delle iniziative far diventare «sempre più sarda» la Cin– Tirrenia.

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