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il caso

Gli hotel della bassa Gallura verranno invasi da 70mila francesi

di Alessandro Pirina
Gli hotel della bassa Gallura verranno invasi da 70mila francesi

Boom di presenze nelle strutture tra Budoni e San Teodoro: si moltiplicano i transalpini. La Studio vacanze organizza 25 charter alla settimana

14 luglio 2015
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BUDONI. A metà strada tra Olbia e Nuoro il francese soppianta l'italiano e diventa la prima lingua. Da qualche anno Budoni si trova a essere una sorta di arrondissement balneare in terra di Gallura. La rivoluzione francese della località turistica ha avuto inizio nel 2010 quando la Studio vacanze di Giovanni Sanna fece un accordo con i principali tour operator d'oltralpe. Fino ad allora i francesi frequentavano poco la Sardegna, la loro destinazione balneare prediletta in Italia era sempre stata la Sicilia. Poi l'estate di cinque anni fa la svolta. «Sapevamo che quello francese era un mercato molto interessante, fino ad allora poco coltivato – racconta l'imprenditore Giovanni Sanna, titolare di diversi resort nella costa tra Budoni e San Teodoro –. Sono un popolo che si muove parecchio, molto più degli italiani. E così abbiamo pensato di prendere contatti con i principali tour operator transalpini. Da parte loro abbiamo riscontrato molto interesse e così siamo partiti con l'organizzazione di charter per l'isola. Anche perché rispetto a quelli perla Germania i voli di linea per la Sardegna dalla Francia sono davvero pochi».

Fin dal primo anno l'operazione Francia si è rivelata un buon affare non solo per la Studio vacanze, ma anche per la Sardegna in generale. In pochissimo tempo, infatti, i cugini d'oltralpe hanno superato i tedeschi, diventando così gli stranieri più presenti nell'isola. «Nel 2010 organizzavamo 5 voli charter alla settimana con destinazione Olbia, voli che oggi, appena cinque anni dopo, sono diventati 25 – dice ancora Sanna –. Tra Budoni e San Teodoro noi abbiamo cinque strutture destinate interamente al mercato francese, dove quest’anno, dal 1 aprile al 6 novembre, sono previsti 70mila arrivi. Ormai, da soli, rappresentano il 60 per cento del mercato, mentre gli italiani continuano a registrare un forte calo di presenze. Per questo motivo ogni anno organizziamo i corsi di lingua francese per i nostri dipendenti».

Da Budoni i transalpini si sono espansi poi a tutto il nord Sardegna. Già nel 2012 nel territorio di Olbia, di cui fa parte anche Porto Rotondo, avevano scalzato la quarantennale leadership tedesca. «C'è stato indubbiamente un effetto traino – afferma Sanna –. Anche perché il francese è un turista che gira, che non rimane chiuso nel resort, ma a va a cercare arte, cultura, enogastronomia. Viene in Sardegna perché la vuole girare, la vuole conoscere. E, infatti, accanto ai clienti che tornano ogni anno, nei nostri hotel ci sono anche quelli che si sono talmente innamorati dell'isola che vi hanno preso casa».

La Studio vacanze, nata nel 1991, è ormai un colosso del turismo isolano. Cinque residence suddivisi tra Agrustos e Porto Ottiolu, dove la società di Sanna è titolare anche della Marina con 400 posti barca. E soprattutto 10 tra hotel e resort. La maggior parte sono nella costa di Budoni, tra Agrustos e Porto Ottiolu, ma dell’elenco fanno parte anche un hotel di Olbia e due resort a Marina di Capitana e a Muravera, nel cagliaritano. Ed è proprio al sud che è in programma la prossima tappa della rivoluzione francese: dal 2016 cinque voli charter collegheranno la Francia con l’aeroporto di Cagliari.

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