La Nuova Sardegna

Piano energetico: arriva il metano

Piano energetico: arriva il metano

L’assessore Piras: fonti rinnovabili e azzeramento di quelle fossili entro il 2030

15 luglio 2015
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CAGLIARI. I tre traguardi sono dichiarati con largo anticipo: ridurre del 40 per cento l’effetto del gas serra con l’addio definitivo al carbone entro il 2030, l’efficienza energetica fino alla piena autonomia per gli uffici pubblici e l’utilizzo del gas naturale liquido destinato a ridurre del 30 per cento il costo della bolletta e lasciarsi alle spalle uno dei tanti primati azzera-sviluppo: la Sardegna è l’unica regione senza il metano. Risparmio e sostenibilità sono queste le parole chiave delle linee guida del Piano energetico regionale presentato dall’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. Era atteso e l’anteprima a Sanluri, durante il vertice del centrosinistra, è stata sottolineata come una svolta dalla Giunta. «Dobbiamo usare sempre meno le risorse della terra – ha detto l’assessore – all’interno di un’economia che si basi sul riuso delle fonti. Lo possiamo fare se entro la scadenza del 2030 riusciremo a passare dall’utilizzo dei combustibili fossili a quelli delle energie rinnovabili, con la diffusione di microimpianti e almeno il 50 per cento destinato all’autoconsumo. Dunque non per produrre chilowattora non utilizzati dalla Sardegna e venduti alla rete elettrica com’è accaduto finora con gli impianti di grandi dimensioni che dal 1990 sono serviti a gran poco visto che il valori di C02 sono rimasti gli stessi». Ma la vera novità è la presenza, nelle strategie del Piano, del gas naturale liquido, il Gnl. Accantonato il progetto Galsi, il metano arriverà via mare allo stato liquido. Due le opzioni per far sì che la nuova fonte energetica sia diffusa. Una prima opzione prevede la costruzione da parte dei privati di due rigassificatori nelle aree industriali di Porto Torres e Sarroch per poi trasferire su gomma il Gnl nei Comuni. La seconda ipotesi prevede invece la costruzione di mini container che manterranno ikl fas naturale allo stato liquido, è così che arriverà via mare, per poi distribuirlo allo stato gassoso nei 38 bacini già previsti dal Piano. «Con l’arrivo del metano liquido – ha aggiunto l’assessore Piras – il risparmio per le famiglie sarà consistente e anche le imprese ritorneranno a essere competitive con il calo almeno del 30 per cento della bolletta energetica». Ma la presentazione del Piano è stata contestata dalla minoranza di centrodestra in Consiglio regionale: «L’assessore ha solo copiate le linee guida proposte dalla giunta Pigliaru», ha detto Paolo Truzzu di Fdi-An.

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