Suicidio in questura a Milano, parla un'amica del giovane sardo: «Non era in sé»
La ragazza ha incontrato Gianluca Mereu prima dell'aggressione ai genitori per cui è stato fermato dalla polizia. Il 22enne è sfuggito agli agenti e si è lanciato da una finestra
MILANO. «Era assente, diverso dal solito, non era in sé»: così un'amica ha descritto l'ultimo incontro con Gianluca Mereu, il ragazzo di 22 anni di origine sarda che ieri, domenica 19, si è ucciso lanciandosi da una finestra della questura di Milano.
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La ragazza aveva incontrato l'amico la sera prima del suicidio, poche ore prima che tornasse a casa e picchiasse senza alcun motivo i genitori (il padre è originario di Pauli Arbarei, la madre di Ussaramanna).
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Gianluca era uscito dall'appartamento in piazzale Piola alle 21 per raggiungere l'amica. Attorno alle 22, forse anche a causa dello stato del ragazzo, i due si sono salutati.
Come e dove Gianluca Mereu abbia trascorso il resto del tempo fino alle 4 non è stato ancora chiarito dagli agenti della Squadra mobile.
I genitori hanno confermato che il giovane da alcuni mesi era diverso dal solito, probabilmente in seguito al ritorno dall'Australia dove aveva trascorso un anno.
Sembra che Milano gli stesse stretta e che vivesse il disagio del ritorno in una città che non sentiva più adeguata alle sue esigenze. Nei prossimi giorni ci sarà l'autopsia che potrà chiarire se abbia assunto droghe prima di rientrare a casa.