La Nuova Sardegna

Sel: decideremo sempre noi con chi allearci

Sel: decideremo sempre noi con chi allearci

L’assemblea di Oristano respinge le ingerenze dell’ex Pd Pippo Civati. Uras e Piras uniti nel dire no

28 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Sel non sa ancora cosa diventerà e in quale contenitore della sinistra entrerà a far parte, ma rifiuta a priori ingerenze di ogni tipo sulle alleanze. Soprattutto se a mettere le mani nel piatto non è un iscritto ma l’ex Pd Pippo Civati. Che invece qualche giorno fa – dicono tutti assieme i vendoliani – «si è arrogato il diritto di dire con chi non dovremmo allearci alle elezioni comunali del 2016». Soprattutto a Cagliari, dove si sa Sel ha il suo sindaco per eccellenza, Massimo Zedda. Al di là delle differenze sul domani, che spaziano dal partito federato a un movimento di sinistra tutto nuovo, le varie anime di Sel si sono ritrovate, a Oristano, per bloccare le invasioni di campo. Il documento finale che blocca le polemiche, proposto dal segretario Luca Pizzuto, è stato votato all’unanimità. E nello stesso documento è confermato anche il sostegno alla giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru, anche se è evidente la volontà di far sì che sia più evidente «lo spostamento a sinistra dell’azione di governo, con Sel che deve avere più peso e forza nel sostenere gli interventi a sostegno di chi oggi sente ancora più sulle spalle il peso della crisi, a cominciare dai nuovi poveri».

Divisi sul futuro, il senatore Luciano Uras e il deputato Michele Piras sono stati chiari: «Non può essere Civati a dire cosa dobbiamo o non dobbiamo fare in Sardegna». Uras è andato oltre: «Sostenga chi vuole dalle sue parti, ma non certo a casa nostra e noi sappiano bene che Zedda non può essere messo in discussione da chi arriva dalla terra ferma». Piras ha aggiunto: «È vero che potrebbe non esserci più un automatismo sulle alleanze, il punto è valutare se Zedda ha governato bene, male o così così. Per noi che abbiamo partecipato al laboratorio di Serdiana (era organizzato dalla parte di Sel che punta a un nuovo partito di sinistra) ha governato bene. Quindi al di là delle uscite infelici, chi era a Serdiana fa e farà il tifo per la riconferma di Zedda nel 2016, tranne un ospite nazionale che ha espresso posizioni diverse ma non vota in Sardegna». Proprio a Michele Piras Sel ha espresso il massimo della solidarietà in risposta alla campagna anonima e diffamatoria che si è scatenata su Facebook contro il deputato.

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative