La Nuova Sardegna

Gairo, dopo l’esecuzione ripulita la scena del delitto

Gairo, dopo l’esecuzione ripulita la scena del delitto

Prima di allontanarsi i killer hanno avuto il tempo di cancellare ogni traccia L’autopsia ha confermato che Massimiliano Langiu è stato freddato con 2 colpi

29 luglio 2015
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GAIRO. Un delitto studiato nei minimi particolari quello di Massimiliano Langiu, 27 anni, il muratore assassinato domenica pomeriggio con due fucilate in pieno viso. Nulla è stato lasciato al caso. Nessuna traccia nelle campagne di Spallana Is Illius, davanti a quella porcilaia-modello di cui il giovane andava fiero. Nessun elemento che possa indirizzare gli investigatori verso una pista precisa. I killer, è sempre più probabile che domenica fossero in due, hanno ripulito la scena con attenzione.

E neppure dalla perizia necroscopica, eseguita dal medico legale Roberto Demontis nella camera mortuaria dell’ospedale di Lanusei, sarebbe emerso nulla di importante per le indagini. Solo una certezza: quella di Massimiliano Langiu è stata un’esecuzione. L’assassino ha sparato due fucilate da brevissima distanza entrambe alla testa. Nessun’altra ferita. Due fucilate che hanno sfigurato il muratore-imprenditore di Gairo. Il medico legale avrebbe confermato l'orario della morte di Massimiliano Langiu: intorno alle 9 del mattino di domenica, l’ora ipotizzata dai carabinieri della Compagnia di Jerzu, al comando del capitano Giuseppe Merola, e quelli del Reparto operativo provinciale al comando del capitano Luigi Mereu, che stanno portando avanti l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Lansei, Luisa Di Nella. Il cadavere era invece stato scoperto molte ore dopo, intorno alle 21,30, da alcuni amici che erano andati a verificare il motivo del suo mancato a rientro a casa dopo aver raccolto la preoccupazione della giovane moglie.

I sicari erano entrati in azione domenica mattina. Massimiliano Langiu era impegnato ad accudire i maiali nella sua porcilaia e non si era reso conto, se non all’ultimo momento, della presenza degli assassini. Probabilmente due, posizionati in maniera tale da impedirgli qualsiasi tentativo di fuga verso la fitta boscaglia.

La porcilaia di Langiu è in una zona isolata nelle impervie campagne di Spallana Is Illius, non troppo distante dal luogo in cui, il 16 novembre 2014, era stato messo a segno l’agguato nei confronti degli allevatori Aldo Caboi, 63 anni, morto in ospedale a Nuoro dopo una settimana di agonia, e Fabrizio Ligas, 33, ferito soltanto dalla pioggia di pallettoni che si era abbattuta sulla loro auto. I carabinieri stanno scavando nel recente passato di Massimiliano Langiu, che aveva precedenti penali per reati di poco conto, in particolare furti di bestiame, alle ricerca di eventuali collegamenti con altri episodi di violenza accaduti nella tormentata Ogliastra negli ultimi tempi. (plp)

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