La Nuova Sardegna

Il futuro del mondo senza petrolio

di Fabio Canessa ; di Fabio Canessa
Il futuro del mondo senza petrolio

A Martis il festival “Life After Oil”: il cinema che mostra le alternative ai combustibili fossili

01 agosto 2015
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SASSARI. Il cinema che mostra il futuro. La vita del mondo senza il petrolio, l’oro nero destinato a finire, è possibile. Lo dimostrano esempi virtuosi, di ricerca di energie alternative. Storie spesso raccontate in documentari che oltre a denunciare vicende di inquinamento e sfruttamento, mostrano un’idea diversa di relazionarsi alle risorse del pianeta. Partendo magari dal piccolo, da comunità come quella di Martis che ha guidato l'opposizione dei comuni dell'Anglona alla società Geoenergy di Pisa e al suo progetto che prevedeva la trivellazione del suolo per ottenere energia geotermica. Proprio da quella esperienza nasce in fondo il festival “Life After Oil”, dalla passione condivisa per la tutela dell’ambiente sulla quale si è formata la collaborazione tra l’amministrazione comunale di Martis e il regista Massimiliano Mazzotta già autore delle docu-inchieste “Oil” e “Oil, secondo tempo”, sull'inquinamento causato dalla raffineria di petrolio Saras nella zona di Sarroch, e più recentemente del documentario “L’aria di Elmas”. L’idea di Mazzotta di organizzare un festival si è rivelata vincente e così dopo il buon successo dell’anno scorso, la manifestazione, presentata ieri a Sassari nella sede del Wwf, si appresta a vivere la sua seconda edizione: dal 7 al 9 agosto, in piazza San Giovanni e nel Centro polivalente “Sa tanca de idda” di Martis.

I film selezionati per il concorso (c’è un montepremi di tremila euro) quest'anno sono diciassette, tutti legati, al di là delle differenze, dall'amore per la natura e dalla ricerca di alternative ai combustibili fossili. La sezione documentari è composta da sette opere tra le quali “Hayan Aftermath” del fotogiornalista Lorenzo Moscia, che documenta le drammatiche ore immediatamente successive al terribile uragano che si abbatté sulle Filippine l'8 novembre 2013, e “Calakmul” di Ignacio Madrazo Piña, che descrive la natura lussureggiante e i resti archeologici della antica città maya di Calakmul, patrimonio naturale e culturale Unesco. Per quanto riguarda le opere di animazione, in totale cinque, da segnalare in particolare il quarto episodio della saga sulle macchine, “Bendito Machine IV”, dell'illustratore di origine peruviano-cilena Jossie Malis che sarà uno degli ospiti del festival. E ancora “Full Petrol Jacket” di Hermes Mangialardo che denuncia attraverso un ritratto grottesco la devastazione attuata in Ecuador dalle compagnie petrolifere e “Hunting”, del filmmaker cinese Dengke Chen, che inverte i tradizionali ruoli tra animali e uomini per descrivere la crudeltà della caccia alle balene. Tra i quattro cortometraggi selezionati figurano invece “La vagabundo” dell'argentino Emmanuel Moscoso (presente a Martis) che racconta una storia di amicizia e solidarietà tra bambini che prende avvio dalla vendita non voluta di una bicicletta. E “Death After Oil” di Nicola Garau che ha per protagonista la morte, rimasta disoccupata dopo l'estinzione dell'umanità in seguito alla fine dell'oro nero. Presente nel programma anche un film sperimentale, “Il mio corpo a maggio” di Matilde De Feo nato all’interno di un ciclo di incontri diretti da Silvano Agosti. Fuori concorso c’è poi la sezione “Life of Sardinia”, dedicata ai film che raccontano la bellezza, la cultura e le tradizioni della Sardegna, che propone due documentari. Il primo,“Nodas” di Andrea Mura e Umberto Cao, segue da vicino la vita e l'arte, tra tradizione e sperimentazione, di cinque suonatori di launeddas. Il secondo, “Martis”, è un racconto corale della vita del paese che ospita il festival.

Oltre alla proiezione dei film selezionati, sono previsti diversi eventi collaterali. Tra questi anche un’escursione alla cascata Triulintas e alla foresta pietrificata di Carrucana, workshop sulla terra cruda, sulla mobilità green, sull'uso terapeutico e industriale della canapa, e uno sul reporter di guerra condotto dall'inviato Rai Alberto Calvi, che seguirà la proiezione (8 agosto alle 23.30) della docufiction “Ilaria Alpi - L'ultimo viaggio” di Claudio Canepari e Gabriele Gravagna. Programma dettagliato della manifestazione sul sito: www.lifeafteroil.org

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