La Nuova Sardegna

Vuole incassare 20 milioni

La Regione mette all’asta immobili e terreni edificabili

La Regione mette all’asta immobili e terreni edificabili

CAGLIARI. La Regione sta per pubblicare il bando di gara con cui venderà ai privati diversi immobili nei comuni di Cagliari e Sant'Antioco. Il valore complessivo a base d'asta e a offerte segrete...

07 agosto 2015
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CAGLIARI. La Regione sta per pubblicare il bando di gara con cui venderà ai privati diversi immobili nei comuni di Cagliari e Sant'Antioco.

Il valore complessivo a base d'asta e a offerte segrete sarà superiore ai 20 milioni. Nel pacchetto – i beni saranno venduti singolarmente – anche i l'ex autoparco Ersat nel quartiere cagliaritano di San Bartolomeo (valore di 6,5 milioni), il complesso dell'ex carcere minorile che si affaccia nella spiaggia di Giorgino (poco più di 2 milioni), l'alloggio del comandante dell'ex deposito carburante dell'Aeronautica militare di Monte Urpinu (3.350 metri quadrati edificabili, base d’asta 6 milioni), i 14 appartamenti delle due palazzine ex Telecom di via Bainsizza, una porzione di terreno dell'ex Demanio marittimo in via Colombo a Sant'Antioco. Le offerte dovranno essere presentate entro il 2 ottobre 2015, previo versamento di una cauzione provvisoria (a seconda dei casi, la percentuale del prezzo a base d'asta oscilla tra il 2 e il 5 per cento).

«Prosegue l'attività di gestione, valorizzazione e vendita dei beni del patrimonio regionale, nell'ottica di un’amministrazione più razionale ed efficace del patrimonio stesso, – ha detto l'assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu - I nostri uffici sono impegnati nel lavoro di ricognizione per predisporre i nuovi elenchi di immobili da vendere: stiamo individuando i beni non più utilizzabili dalla Regione, che possono essere ceduti ai privati». Nell’ultima Finanziaria fra le entrate sono state conteggiate dall’assessore al Bilancio anche l’incasso delle aste e con il primo bando potrebbe entro la fine dell’anno potrebbe riuscire a realizzare una ventina di milioni.

Però per il consigliere regionale Paolo Truzzu dei Fratelli d’Italia «Non può essere svenduto ai privati e con troppa sufficienza il patrimonio immobiliare comunale e regionale. Le aree inutilizzate non possono essere messe sul mercato, mentre andrebbero trasformate in risorse per la comunità».

Per il consigliere regionale di minoranza «non si può pensare di far cassa svendendo i gioielli di famiglia, solo per nascondere l’incapacità del comune di Cagliari prima e poi della Regione di trasformare in una risorsa per la comunità intera aree di pregio come l’ex Carcere minorile di Giorgino, le ex strutture militari di Monte Urpinu o l’Autoparco Ersat. Il comune di Cagliari – è la conclusione – non può assistere in silenzio a questo scippo».

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